Reggio Emilia, minaccia di morte la moglie col machete. Arrestato

Preso un 43enne albanese: la consorte e le figlie si erano rifugiate in Abruzzo per sfuggirgli

Intervento della polizia (foto d'archivio Fotoprint)

Intervento della polizia (foto d'archivio Fotoprint)

Reggio Emilia, 15 settebre 2017 - Ha minacciato di uccidere con un machete sua moglie se non lo avesse seguito da Sulmona, in provincia dell’Aquila, dove la donna si era rifugiata per sfuggire alle continue violenze, a Reggio, dove la coppia risiedeva.

Per questo, dopo un’indagine, la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 43enne albanese, pregiudicato per reati contro la persona, ritenendolo responsabile di maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata nei confronti non solo della coniuge ma anche delle figlie, di 13 e 14 anni.

La misura è stata emessa dal Gip presso il Tribunale di Sulmona, Giovanna Bilò, su richiesta del procuratore della Repubblica, Giuseppe Bellelli. L’inchiesta è cominciata dopo che, il primo settembre scorso, la donna si è presentata al commissariato di polizia di Sulmona dicendosi in pericolo dopo anni di violenze subite dal marito. Per sfuggirgli, dopo un breve soggiorno in Albania, madre e figlie non erano tornate a Reggio, trovando invece rifugio da parenti in Abruzzo.

Alcuni giorni dopo la denuncia, i familiari della donna avevano detto di aver saputo da conoscenti in Albania che l’uomo si stava procurando una pistola per ucciderla. E la sorella della stessa donna aveva ricevuto sullo smartphone un video inviato dal cognato in cui lo stesso si procurava con un coltello delle incisioni su un braccio, minacciando apertamente di morte la moglie.

La squadra Mobile di Reggio, opportunamente informata e attivata dopo l’emissione dell’ordinanza di arresto, ha rintracciato in città l’albanese e l’ha portato in carcere.