Ai domiciliari continua le minacce: “Ti stermino la famiglia”. Finisce in carcere

L’uomo aveva aggredito a Novellara il titolare di un kebab, che aveva presentato denuncia

Carabinieri (Foto di repertorio)

Carabinieri (Foto di repertorio)

Reggio Emilia, 24 ottobre 2016 - Continuano ad aggiungersi tasselli su tasselli nella vicenda della rissa-aggressione al gestore del kebab di via Roma a Novellara, in cui era rimasto ferito anche un collaboratore del ristoratore, tutti di origine pakistana. Il terzo degli indagati, il 34enne Nadeem Arif, aveva evitato il carcere ottenendo gli arresti domiciliari. Ma avrebbe continuano a contattare il gestore del kebab, minacciando di sterminargli la famiglia qualora non avrebbe ritirato la denuncia. Situazione che sarebbe stata pure inutile, visto che per le lesioni gravi si procede d’ufficio, senza necessità di querela di parte.

E per questo comportamento minaccioso la magistratura ha revocato i benefici di legge ordinando il trasferimento in cella del pakistano indagato. I fatti risalgono al 7 settembre scorso, quando il titolare di un kebab del centro di Novellara, vedendo entrare nel suo locale tre soggetti che in passato avevano offeso e creato disturbo, li aveva invitati a limitarsi a ordinare e mangiare le consumazioni, mantenendo un comportamento di maggior rispetto. Un invito che aveva mandato su tutte le furie il terzetto di pachistani, che avevano preso a calci e pugni gli arredi e poi erano passati alle vie di fatto, pestando il titolare del kebab. L’esercente era stato colpito con un bastone preso da una vicina aiuola, a sorreggere una pianta; sotto la gragnuola di colpi, il bastone si era spezzato in quattro parti. La violenza del terzetto non aveva risparmiato un dipendente intervenuto a difesa del titolare, anch’egli colpito con una bastonata alla mano. Entrambi erano finiti in ospedale.

La presenza di alcuni cittadini, che avevano allertato le forze dell’ordine e i soccorsi, induceva i tre a darsi alla fuga. Nell’immediatezza dei fatti i carabinieri della stazione di Novellara avevano arrestato due cittadini pachistani, Alì Ghazanfar 53enne e Waqas Sarwar, 27enne, avviando le indagini per rintracciare il terzo responsabile allontanatosi, in seguito identificato e denunciato in stato di libertà. Quest’ultimo, Nadeem Arif lo scorso 8 ottobre era stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Reggio su richiesta della Procura ed eseguito dai militari, che avevano condotto il 34enne in regime di arresti domiciliari. Ora l’aggravamento della misura che hanno visto i carabinieri condurre in carcere a seguito delle gravi minacce di morte che dai domiciliari al telefono il 34enne ha rivolto nei confronti del titolare del kebab. Dopo l’arresto dei suoi due amici l’8 ottobre era stato arrestato anche lui. Ma Nadeem Arif, pachistano di 34 anni, accusato di lesioni gravissime aggravate dopo il pestaggio del titolare di un kebab di Novellara - «reo» di aver protestato per il disturbo che i tre arrecavano nel locale - è tornato in carcere.