Castellarano, muore davanti agli occhi del figlio

Il benzinaio Moreno Coppelli, 61 anni, ha avuto un malore al parco dopo aver visto il suo cane aggredito da un altro

Moreno Coppelli, 61 anni

Moreno Coppelli, 61 anni

Castellarano (Reggio Emilia), 25 settembre 2017 - Una tragedia avvenuta davanti agli occhi increduli e disperati del figlio. Moreno Coppelli, 61 anni, conosciutissimo pensionato del centro di Castellarano, ha perso la vita intorno alle 8 di ieri al parco dei Popoli, a causa di un malore. Un arresto cardiaco, dovuto probabilmente all’agitazione scatenata dall’aver visto il suo cane azzuffarsi con un altro, di grosse dimensioni, che gli era corso incontro.

Tutto è accaduto intorno alle 8,20 di ieri. E a nulla, purtroppo, sono valsi i soccorsi e i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118 arrivati con automedica, ambulanza ed elicottero. Sul posto anche i carabinieri, accorsi dopo la prima segnalazione che parlava di un uomo aggredito da un cane, ma la situazione – una volta arrivati in via Coppi – è apparsa diversa.

«Lui era andato al parco di fianco a casa, come fa tutte le mattine – racconta ancora sotto choc il figlio Manuele, di 37 anni, che gestisce la storica pompa di benzina Agip del paese, rilevata da qualche anno –. Purtroppo mentre camminava gli è andato incontro questo cane di grossa taglia, arrivava dal prato. È un cane che spesso si vede girare libero. Subito ha iniziato ad azzuffarsi con il nostro Dogo argentino. Mio papà era forse sotto sforzo, a causa della camminata che aveva fatto. Ha chiamato casa allertando mia madre e io mi sono precipitato là».

Attimi concitati. Il figlio corre da lui, Moreno Coppelli inizia a raccontargli l’ accaduto. Il padrone dell’altro animale nel frattempo era arrivato e aveva diviso i due cani, per poi allontanarsi. «Poco dopo mio papà ha avuto il malore davanti ai miei occhi.. Era già troppo tardi. Non aveva mai avuto problemi di cuore, ma stamattina l’ho visto molto agitato... Il nostro cane era ferito, ma se la caverà, non è questo il problema. Penso se dall’altra parte ci fosse stato un bambino... »

Poche parole, troppo dolore. «Lui adorava i cani, tutte le mattine prima di andare al lavoro portava in giro il nostro – prosegue Manuele –. Per tutta la vita ha fatto il muratore e da un anno era in pensione e mi aiutava alla pompa di benzina. Era un cacciatore, le sue passioni erano quelle». Una vita tranquilla, regolare. «Poi questa tragedia che lascia senza parole».

Ora la salma di Coppelli si trova sotto procura, in attesa di accertamenti. I carabinieri indagano per capire se ci possano essere responsabilità dell’altro proprietario nell’aggressione al Dogo in ordine al reato di omessa custodia nel controllo di animale. Coppelli lascia la moglie Donatella e il figlio Manuele. Anche l’amministrazione comunale di Castellarano si stringe attorno alla famiglia per esprimere il cordoglio.