Reggio Emilia, muore in moto, trovato dopo ore / FOTO

Thomas Dall’Aglio, 23 anni, stava andando a casa della madre a Poviglio

Thomas Dall’Aglio, la giovane vittima

Thomas Dall’Aglio, la giovane vittima

Reggio Emilia, 20 luglio 2017 - Stava raggiungendo la madre a Poviglio dopo una serata di lavoro al ristorante. Ma all’abitazione non c’è mai arrivato. A pochi chilometri dalla sua destinazione, infatti, si è verificata una sbandata, con la moto che si è infilata tra gli alberi che costeggiano la Cispadana, all’altezza della zona industriale di Gualtieri. Per il giovane centauro, Thomas Dall’Aglio, 23 anni, domiciliato a Verona, non c’è stato nulla da fare. Il corpo è rimasto nascosto, insieme alla sua Kawasaki Ninja 600, tra la vegetazione. Impossibile poter scorgere la benché minima traccia dalla strada. L’incidente sarebbe avvenuto in piena notte, probabilmente prima delle tre. Ma solo ieri mattina, quando la madre Cristina Papani – che abita a Poviglio – ha iniziato a preoccuparsi per l’assenza di notizie del figlio, ha iniziato le ricerche, segnalando la situazione anche ai carabinieri.

E proprio una pattuglia della caserma di Boretto, percorrendo la Cispadana alle porte di Gualtieri, verso le 19 ha notato dei frammenti di plastica sul ciglio della strada, con un segno di sbandata. I militari hanno guardato tra le piante e hanno scoperto il corpo del giovane e i resti della moto. Immediato l’allarme al 118, con l’arrivo sul posto dell’ambulanza della Croce rossa e del personale dell’automedica.

Ma per Thomas non c’era più nulla da fare. Era già deceduto da diverse ore, probabilmente per i traumi riportati nello schianto fuori strada. Sembra di capire che l’incidente si è verificato mentre la zona era deserta, considerando che nessuno ha dato l’allarme ai soccorsi. Poco dopo il rinvenimento del corpo, dalla Cispadana sono transitati la madre con un altro parente.

Alla vista dell’ambulanza ha capito che lì poteva trovarsi il figlio. Pochi istanti dopo ha avuto la conferma dell’estrema gravità della situazione, consolata da alcuni parenti, scoppiando in un comprensibile pianto. Sono stati avviati gli accertamenti tecnici, coordinati sul posto dal maresciallo Giuseppe Chiacchio, comandante della caserma di Gualtieri, con l’ausilio di un collega del reparto operativo per i rilievi scientifici. Ora occorrerà capire come è avvenuta la sbandata e se nell’incidente possa essere rimasto coinvolto qualche altro veicolo. Dopo i primi accertamenti il corpo è stato recuperato dall’agenzia Veronesi-Pederzoli e composto alla camera mortuaria dell’ospedale di Guastalla, a disposizione della magistratura.