‘Ndrangames’, tesoro delle cosche con le slot illegali

Operazione in tutta Italia e cinque arresti nel Reggiano. Da ogni macchinetta arrivavano più di 200.000 euro all’anno

Carabinieri, foto d'archivio StudioSally

Carabinieri, foto d'archivio StudioSally

Reggio Emilia, 30 marzo 2017 - OLTRE 200 indagati in tutta Italia e sequestri a raffica di slot machines illegali con cui le cosche riuscivano a introitare un tesoro, stimato in 593 milioni di euro. Ogni torretta riusciva a garantire infatti un incasso annuo di oltre 200.000 euro. Sono numeri impressionanti, quelli dell’operazione ‘Ndrangames’ dei carabinieri di Potenza che ha portato alla luce il complesso sistema informatico che consentiva di aggirare le normative per creare un sistema di gioco alternativo a quello autorizzato dai Monopoli.

Cinque gli arresti tra Casalgrande e Castellarano (tutte le persone sono ai domiciliari) dopo che le indagini della procura di Potenza, con il coordinamento della Dda di Catanzaro e Potenza, ha fatto emergere gli affari portati avanti sul fronte del gioco illegale tra i clan Grande Aracri e Martorano-Stefanutti.