Reggio Emilia, 23 agosto 2916 - Lo avrebbero ucciso per dissapori familiari legati al possesso della casa della madre e alla riscossione della pensione . Un omicidio 'consumato' in famiglia e commesso la sera del 14 agosto a Rosarno (Reggio Calabria) e sul quale i carabinieri di Reggio Emilia hanno contribuito a far luce sul movente. Angelo Scarfone, infatti, è considerato l'esecutore materiale del delitto e risiede in città.
I Carabinieri di Reggio Calabria, pochi giorni il delitto, hanno fermato due persone risolvendo l'omicidio del commerciante Antonio Scarfone: in manette sono finiti Angelo Scarfone di 52 anni e Luigi Timpani di 28 anni, rispettivamente fratello e nipote della vittima. Il fratello è ritenuto l'esecutore materiale, il nipote concorrente morale dell'omicidio commesso nell'abitazione della madre della vittima. Le indagini hanno consentito agli inquirenti di capire che l'omicidio sarebbe avvenuto nel cortile, e poi il corpo della vittima sarebbe stato portato in casa dell'anziana.
Entrambi i fermati sono stati condotti in carcere, e in seguito a interrogatorio di garanzia tenuto ieri pomeriggio, il gip ha confermato per entrambi un provvedimento di custodia cautelare in carcere.