Parcheggi, minacciata dagli abusivi si barrica in auto

La denuncia di una donna: "Sono stata minacciata"

Parcheggiatori abusivi in azione

Parcheggiatori abusivi in azione

Reggio Emilia, 18 gennaio 2017 - «Minacciata dai parcheggiatori abusivi, mi sono dovuta barricare in auto». E’ il racconto che una donna, ancora terrorizzata, ha fornito alla polizia. L’episodio risale a ieri mattina, verso le 10.30, in uno dei parcheggi a pagamento della città, regolarmente frequentati dagli extracomunitari che chiedono con insistenza l’elemosina alle persone che parcheggiano.

«E’ stato tremendo - avrebbe confessato la donna -, stavo per lasciare la macchina nell’apposito spazio di sosta e pagare il biglietto, però mi sono dovuta chiudere dentro perché i parcheggiatori abusivi mi minacciavano per avere i soldi della ‘mancia’. Ho chiamato la polizia e ho aspettato che arrivassero gli agenti prima di uscire».

Questa sconcertante testimonianza, purtroppo, è solo l’ennesimo caso di tanti altri episodi simili avvenuti nel tempo (uno era accaduto la scorsa estate, quando ad essere minacciato era stato un operatore di Til). Succede oramai quotidianamente infatti che i parcheggiatori abusivi siano molesti verso gli automobilisti; ognuno, nei punti strategici di Reggio, ha la sua zona di competenza, indica il posto libero e poi vuole in cambio qualche moneta. Oppure la tecnica è un’altra. Si fanno consegnare il tagliando da chi sta per rimpossessarsi dell’auto e, se avanza ancora del tempo per la sosta, lo vanno a ‘rivendere’ al ‘cliente’ successivo. Con modi di fare però molto insistenti, soprattutto nei confronti delle donne, e che a volte sfociano in una vera e propria aggressività, come nel caso che abbiamo raccontato prima. Queste vicende contribuscono ad aumentare la percezione di insicurezza e di degrado proprio nel cuore della città.

Siamo così andati a fare un sopralluogo nei principali parcheggi di Reggio per constatare come fosse la situazione, visto che il problema è stato segnalato più volte dai cittadini delle zone interessate, ma non è mai stato risolto dall’Amministrazione e dalla polizia municipale. Inutile è stata anche l’azione del Comune di cambiare le macchinette. Da luglio scorso, infatti, nell’area dell’ospedale, per ritirare il tagliando occorre inserire anche la targa dei veicolo, così da rendere (in teoria) il ticket impossibile da cedere ed evitare le compravendite abusive.

Il problema dunque è stato risolto? Assolutamente no, perché ieri erano una decina gli extracomunitari che, ugualmente, presidiavano i diversi parcheggi. Qualcuno lo abbiamo sopreso anche mentre portava a buon fine la mediazione. E chi non ottiene i soldi, allarga le braccia scocciato. Stessa scena in piazza Vallisneri, dove quattro extracomunitari domandano insistentemente alle persone in quale punto abbiano parcheggiato il veicolo. In piazzale Fiume sono ‘solo’ due gli appostati, ma si ripete la solita litania; mentre nel parcheggio a pagamento della caserma Zucchi è un vero e proprio assalto alla cassa automatica dove la gente si reca per pagare il biglietto. Assalto che, così come per le altre zone di Reggio, evidentemente, porta i suoi frutti...