Guastalla, tentò di rapire bimba all’oratorio, condannato a 4 anni e 8 mesi

L’autista Tiziano Zerbini cercò di caricare la piccola in auto ma venne bloccato La bambina non si è ancora del tutto ripresa dallo choc

L’oratorio nel quale si era infilato l’estraneo

L’oratorio nel quale si era infilato l’estraneo

Reggio Emilia, 16 novembre 2017 – Quattro anni e otto mesi di reclusione per Tiziano Zerbini, l’autista di 55 anni, di Guastalla, che in aprile aveva tentato di caricare in auto una bambina in età scolare, che era con sorella e altre amiche nell’area interna dell’oratorio don Bosco, in via Pegolotti, nel centro storico guastallese. Non era riuscito nel suo intento per l’intervento di genitori ed educatori, i quali avevano bloccato sul nascere quell’azione.

Ieri in tribunale a Reggio si è chiuso il processo di primo grado, con il giudice Angela Baraldi che ha condannato l’imputato: non solo per il tentato sequestro, ma anche per atti osceni che l’uomo aveva messo in atto vicino alle scuole e in un parcheggio, il 6 e il 12 aprile, prima di essere arrestato per l’azione compiuta in oratorio.

Ci sono testimonianze che lo accusano perfino di aver tentato di adescare delle ragazzine, proponendo denaro in cambio di compagnia e di favori sessuali. Proposte che, per fortuna, alla fine non si erano mai concretizzate. La difesa, affidata all’avvocato Maria Silvia Grisanti, ha chiesto l’assoluzione per parte delle imputazioni. Ma le testimonianze d’accusa sono state giudicate attendibili e per Zerbini la condanna è stata inevitabile. Alla reclusione si aggiunge pure una provvisionale di 5mila euro per la parte civile, sostenuta dall’avvocato Vera Sala.

La bambina protagonista del tentato sequestro non si è ancora ripresa del tutto dallo spavento avuto quel pomeriggio di aprile, mentre stava giocando in oratorio. E per lei sarà difficile dimenticare del tutto quella disavventura.