Prelievi di sangue ai bambini, giocando fa meno paura

L’Ausl avvia un progetto per contenere l’ansia e il dolore percepito

Giocando il prelievo di sangue per i bimbi è meno traumatizzante

Giocando il prelievo di sangue per i bimbi è meno traumatizzante

Reggio Emilia, 20 ottobre 2016 - Aiutare i bambini a superare la paura del prelievo di sangue. E’ l’obiettivo del progetto di ricerca “Aiutaci ad aiutarti”, promosso dall’Università di Modena e Reggio Emilia e avviato con il Centro prelievi dell’Arcispedale Santa Maria e l’associazione di volontariato “Casina dei Bimbi”.

In particolare lo studio analizza gli effetti sui bambini dell’impiego di tecniche non farmacologiche come strumento di contenimento dell’ansia e del dolore percepito, prima e dopo il prelievo.

Il progetto è ospitato ai Poliambulatori dell’Arcispedale, all’interno dei quali esiste già dal 2014 lo spazio ludico nel quale operatori dell’ospedale e volontari dell’associazione accolgono e preparano i bambini. Insieme a loro anche i genitori vengono coinvolti nel gioco e in tecniche di rilassamento che prevedono di ascoltare favole, fare bolle di sapone, parlare di emozioni. Cosi’ sono ad oggi circa 200 i bambini entro gli 11 anni che ogni mese, grazie al percorso di preparazione e accompagnamento al prelievo venoso, affrontano con minore angoscia il momento della procedura. Su questa esperienza si innesta ora l’indagine di Unimore, che ha preso il via in questa settimana e durera’ un anno e mezzo.