Processo Aemilia, Delrio e i calciatori tra i testimoni

Nelle liste Bonucci e Marchisio della Juve, l’ex questore Savi e Bonaccini

Nelle ultime ore sta cominciando a prendere forma il prefabbricato nel cortile centrale del tribunale reggiano

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Reggio Emilia, 16 marzo 2016 - Sono 310 i testimoni contenuti nella lista depositata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Bologna Marco Mescolini e Beatrice Ronchi in vista dell’inizio delle udienze del processo ‘Aemilia’, previsto il 23 marzo e che vedrà sfilare davanti ai giudici 147 imputati. Tra questi, oltre a personale di carabinieri, guardia di finanza, polizia, forestale, vigili del fuoco, tutti impegnati nelle indagini, ci sono funzionari dell’Agenzia delle entrate e delle Dogane, di Arpa, amministratori e dirigenti di Comuni del Reggiano e del Modenese e piccoli imprenditori. C’è l’ex prefetto di Antonella De Miro, ora a Palermo, il sindaco di Finale Emilia (Mo) Fernando Ferioli e sei collaboratori di giustizia, tra cui il recente pentito Giuseppe Giglio, imputato nel rito abbreviato in corso.

Tra gli imputati, i pm chiedono che siano sentiti l’ex calciatore della Juventus e della Nazionale Vincenzo Iaquinta, e Michele Bolognino, considerato il braccio destro del boss cutrese Nicolino Grande Aracri nella zona del Parmense. Tra gli imputati dell’abbreviato i magistrati hanno inserito anche la consulente finanziaria Roberta Tattini e il giornalista Marco Gibertini. Infine, tra le persone che Mescolini e Ronchi chiedono di far testimoniare c’è la giornalista del Carlino Sabrina Pignedoli, parte civile, minacciata da uno degli imputati, il poliziotto in passato in servizio nella questura reggiana, per alcuni suoi articoli. Compare l’avvocato Liborio Cataliotti, che nel procedimento è anche difensore di Omar Costi: saranno dunque da valutare eventuali incompatibilità.

Anche le difese hanno presentato le liste di testimoni. Tra loro c’è il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il suo nome compare nell’elenco degli avvocati di parte civile Alessandro Gamberini, Salvo Tesoriero e Federico Fischer che hanno presentato la lista tramite lo studio legale Sutich-Barbieri-Sutich, per le posizioni istituzionali che rappresentano. Per la Regione è stato chiesto di sentire Bonaccini, per la Provincia di Reggio il presidente Giammaria Manghi, per il Comune di Reggiolo il sindaco Roberto Angeli, per quello di Montecchio il primo cittadino Paolo Colli, per Brescello il commissario Michele Formiglio che si è insediato dopo le dimissioni di Marcello Coffrini, per Bibbiano il sindaco Andrea Carletti e per Gualtieri il primo cittadino Renzo Bergamini.

La difesa di Pasquale Brescia ha invece nominato Graziano Delrio nelle vesti di sindaco, oltre all’ex questore di Reggio Domenico Savi, il consigliere comunale del Pd Salvatore Scarpino e gli ex Antonio Olivo e Rocco Gualtieri, oltre ad altri nomi di rilievo della questura.

I calciatori della Juventus Leonardo Bonucci e Claudio Marchisio sono indicati nella lista depositata dall’avvocato Carlo Taormina, che assiste Vincenzo Iaquinta e il padre Giuseppe. L‘obiettivo di sentire i due è ricostruire la giornata del 19 giugno 2011, quando Iaquinta, ex bianconero, sarebbe stato ritratto in una foto in un ristorante del Reggiano con la consulente fiscale Roberta Tattini, imputata nel rito abbreviato. Una circostanza sempre negata dalla difesa. Iaquinta ha sostenuto di essere stato il giorno prima al matrimonio di Bonucci e di essere rientrato in auto con Marchisio, in orari che non sarebbero compatibili con la presenza all‘incontro. Taormina, che difende padre e figlio, intende inoltre chiamare a deporre Giuseppe Giglio, per l’accusa uno degli organizzatori dell‘associazione a delinquere di tipo mafioso, divenuto collaboratore di giustizia. È di lunedì, ha detto il legale, una pronuncia del tribunale del Riesame che «ha definitivamente scagionato nel merito Giuseppe Iaquinta», sulla scorta di una decisione della Cassazione. All’esito di questi provvedimenti «faremo istanza perché la società di Iaquinta possa essere iscritta alla white list», ha detto Taormina.