Reggio Emilia, allarme profughi. "Esauriti tutti i posti nelle strutture"

L’allarme del viceprefetto. "Non abbiamo più posto, ma non possiamo lasciarli per strada". Circa 100 sono arrivati solo in queste ore

Uno degli sbarchi che si susseguono in questi giorni

Uno degli sbarchi che si susseguono in questi giorni

Bologna, 28 maggio 2017 - L'estate deve ancora cominciare, ma a Reggio e provincia è tutto completo. Si parla di accoglienza, ma non quella turistica, bensì quella, drammatica, che riguarda i migranti. In vista della stagione calda ormai vicina, riprendono con maggiore frequenza gli sbarchi sulle nostre coste e così anche gli arrivi di richiedenti asilo nella nostra città, che si sono intensificati nelle ultime due settimane. Ma le strutture e le abitazioni finora deputate ad accoglierli nella nostra città e provincia sono già sature.

A lanciare l’allarme, nel corso dell’evento per commemorare i 40 anni della comunità Papa Giovanni XXIII, è il viceprefetto Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, anticipando di fatto la prima importante incombenza che dovrà affrontare il nuovo prefetto Maria Forte, il cui insediamento è previsto a giorni (si ipotizza dopo il 2 giugno).

Elogiando l’operato del centro sociale, «realtà aperta, collaborativa e di grande vivacità», che ha fatto dell’aiuto agli ultimi una missione, De Notaristefani si sofferma poi sull’accoglienza dei migranti nel nostro territorio, definita «emergenza», e spiega il motivo: «Abbiamo chiesto a più riprese la collaborazione di tutti i sindaci. Abbiamo il compito di dare un tetto a chi arriva. Ma dopo aver accolto ieri (venerdì, ndr) 42 persone in soprannumero, oggi (ieri, ndr) 30 e altre 16 per domani (oggi, ndr), ora non abbiamo più posto da nessuna parte e non possiamo certo tenerle per strada. Con la collaborazione dei sindaci continueremo a fare ciò che ci viene chiesto di fare». In modo implicito, il viceprefetto sembra rispondere anche ai sette comitati di cittadini che hanno organizzato per il 12 giugno una manifestazione pubblica, per chiedere uno stop ai nuovi arrivi.

«Dobbiamo lavorare sulla percezione di insicurezza – lancia l’appello alla platea che vede le massime autorità cittadine, regionali e il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio – che non è fondata sulla presenza di questi giovani». Nei giorni si è chiuso il bando della prefettura per appaltare il servizio di ospitalità dei migranti: a oggi, con gli arrivi delle ultime due settimane, siamo a quota 1.700 in tutto il territorio provinciale, di cui circa 900 in città, ma nelle previsioni dell’ente – messe nero su bianco nel bando – arriveranno al totale di 2.300 entro la fine del 2018.

La cifra totale che, a livello preventivo, sarà stanziata per l’accoglienza è pari a 46 milioni e 609.500 euro più un’eventuale proroga per un semestre. L’apertura delle offerte pervenute, due, è prevista per i prossimi giorni, quando si scoprirà se il servizio sarà di nuovo affidato agli attuali gestori, cioè la cooperativa Dimora d’Abramo e Caritas.