Castelnovo Monti, gli studenti pronti a scioperare per l’ospedale

Cresce la mobilitazione a difesa del punto nascite del Sant'Anna, l’iniziativa potrebbe scattare tra pochi giorni

Castelnovo, la rabbia degli studenti

Castelnovo, la rabbia degli studenti

Castelnovo Monti (Reggio emilia), 12 ottobre 2017 - «Scioperiamo per l’ospedale». Sono gli studenti delle scuole superiori di Castelnovo Monti, questa volta, a voler scendere in campo per unirsi alla battaglia dei comitati sorti a difesa del punto nascite del Sant’Anna. È partita da alcuni ragazzi del Cattaneo-Dall’Aglio la proposta di organizzare uno sciopero, probabilmente già la prossima settimana se riusciranno ad avere le autorizzazioni necessarie.

Il no alla deroga per il reparto non è andato giù ai cittadini dell’Appennino, che si stanno mobilitando in vari modi. Lo dimostra l’esplosione di cartelli e striscioni con l’hastag ‘#iostoconlecicogne’ che stanno comparendo anche ai confini del territorio dell’Appennino reggiano.

Il reparto di ostetricia non sarà riaperto il 17 ottobre dopo il mese di chiusura estiva. E mentre gli studenti si organizzano per lo sciopero di protesta, su Facebook è stata creato la pagina «Montagna Re Esiste ‘Diritto di nascita Montanara’», che in pochi giorni ha raggiunto i 6149 iscritti e punta a trovare nuove, possibili azioni da intraprendere a favore del punto nascite montano.

«Ci occorrono avvocati che appoggino la nostra causa gratuitamente – scrive Roberto Giorgini, tra gli amministratori del gruppo – e che ci mostrino come muoverci. Non stiamo né giocando e nemmeno scherzando. Siete pregati di farvi avanti». La pagina è stata inondata di commenti, anche molto commoventi, come quello di una mamma che racconta la sua esperienza: «Febbraio 2011, nevica, le strade sono poco percorribili. Vado in ospedale. Alla visita urgente mi dicono che mi si sta lacerando l’utero e che la bimba deve nascere subito. Emergenza: 40 minuti per portarmi a Reggio sono troppi. È nata al Sant’Anna, sana e salva l’hanno trasferita a Reggio. Mi chiedo: se non ci fosse stato il reparto a Castelnuovo? Non so se ci saremmo mai conosciute».