Assalto all’autogrill contro i tifosi del Parma: 35 ultras reggiani denunciati

Il comandante della Stradale di Verona: «Sono criminali, hanno messo in pericolo famiglie»

Il comandante della Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti (foto Ansa)

Il comandante della Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti (foto Ansa)

Reggio Emilia, 14 novmebre 2017 - Sono 35 i tifosi reggiani identificati e per i quali si andrà verso il Daspo, dopo l’assalto all’autogrill di Povegliano Est, in provincia di Verona, domenica intorno alle 11,30. A innescare le scintille sarebbe stata la presenza nello stesso autogrill di supporter del Parma (in sosta durante la trasferta verso Cittadella), mentre i granata viaggiavano in direzione Bolzano.

Tutti sono stati indagati per danneggiamento aggravato e continuato, lancio di oggetti pericolosi e accensione di fumogeni; ad alcuni di loro è anche stata contestata l’aggravante dell’aver agito a volto coperto.

I granata – che si trovavano a bordo di sette veicoli tra auto, furgoni e minivan – sono stati identificati al loro arrivo a Bolzano, dopo essere stati scortati dalla polizia, nella tarda mattinata di domenica.

Stando alle ricostruzioni della polizia stradale, i reggiani dopo aver avvistato ultras crociati fermi nell’area di servizio, avrebbero accostato i loro mezzi sulla corsia di emergenza della A22, per poi scendere a piedi e lanciare oggetti (bastoni, aste di bandiera, fumogeni e altro) verso i veicoli dei parmigiani. Per farlo avrebbero invaso di fatto anche la prima corsia dell’autostrada. Numerose chiamate di allarme sono arrivate al 113 anche dagli utenti della stazione di servizio, preoccupati di non poter uscire in tranquillità.

«Questi pseudo-tifosi rientrano sicuramente nel novero dei criminali – spiega il comandante della polizia stradale di Verona Girolamo Lacquaniti –. Hanno tentato di bloccare con manovre estremamente pericolose tifosi del Parma in prossimità dell’area di servizio e hanno creato una situazione di oggettivo pericolo perché di fatto hanno bloccato il traffico. Si parla di veri e propri reati. Abbiamo sequestrato mazze, bastoni e fumogeni. Sono prevedibili le denunce e i relativi Daspo. Questi sono gesti sconsiderati, perché c’erano in transito persone con i propri familiari e bambini a bordo che hanno rischiato per la congestione creata così all’improvviso».

Sull’episodio indagano le questure e le Digos di Verona, Bolzano e Reggio, con l’ausilio delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza dell’autogrill.

«Li abbiamo impacchettati, vigilavamo caselli, svincoli e autogrill; li abbiamo portati a Bolzano e abbiamo identificato gli occupanti di sei veicoli (auto, minivan e furgoni). Il settimo è stato identificato dai colleghi di Bolzano – prosegue il comandante –. Si è trattato di uno scriteriato assalto ai tifosi avversari, che ha creato una situazione di oggettivo pericolo agli ultras del Parma, a tutto il traffico e per loro stessi. Sono scesi a piedi, occupando la corsia di emergenza e anche la prima corsia».

Secondo la versione degli ultras, però, ci sarebbero stati almeno un centinaio di tifosi gialloblu «schierati e con i caschi in testa», all’ingresso dell’area di sosta.

« A noi non risulta che ci sia stato contatto fisico. E non ci risulta che ci fossero tifosi del Parma con bastoni o caschi – conclude il dirigente –. Per certo abbiamo individuato questi sei mezzi fermi in autostrada. Siamo stati costretti a fermare quasi il traffico sulla Brennero e a spingerli verso Bolzano. Hanno accostato i loro mezzi sulla destra, creando una sorta di rallentamento. Si tratta di criminali, fare un agguato su una strada dove si va ai 130 all’ora è una roba da matti. Lì non è folklore. È la criminalità esaltata nel modo più stupido, perché i primi a rimetterci la pelle potevano essere loro: se fosse arrivato un Tir li ammazzava tutti».

Dopo le denunce – visti i reati ipotizzati – è ipotizzabile che si andrà verso l’emissione dei Daspo per tutti i denunciati.