Reggiolo, maxi sequestro di armi e munizioni

In carcere un imprenditore agricolo di 34 anni

Armi e munizioni sequestrate

Armi e munizioni sequestrate

Reggiolo (Reggio Emilia), 19 dicembre 2016 – I carabinieri di Gonzaga, durante perquisizioni domiciliari eseguite tra Suzzara di Mantova e Reggiolo hanno rinvenuto e sequestrato un fucile da caccia con il calciolo segato e la matricola abrasa, una pistola giocattolo alla quale è stata sostituita la canna e quindi trasformata in arma comune in cal. 7,65, un fucile a pompa Winchester di cui il proprietario, molto tempo fa, ha denunciato lo “smarrimento” dopo averne constatato la mancanza (per cui è possibile gli sia stato rubato), una carabina ad aria compressa, di notevole potenza e quindi classificata come arma comune di sparo, anche questa risultata rubata, circa 2.500 munizioni di svariati calibri, modelli, fabbricazione (tra le quali alcune ritenute da guerra), polvere da sparo, pallettoni di piombo, balestre, armi giocattolo prive di tappo rosso, coltelli, fionde ed altro materiale atto ad offendere.

Il materiale illegalmente detenuto da L.L., di 34 anni e residente a Reggiolo, titolare di alcune aziende agricole anche nel Basso mantovano (noto per i suoi trascorsi giudiziari e destinatario di una misura di sicurezza che preclude la possibilità di detenere ogni tipo di arma), che è stato arrestato per illecita detenzione di armi, munizioni e ricettazione ed è stato condotto in carcere a Reggio, dove rimarrà a seguito della decisione del Gip del Tribunale reggiano che, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha disposto la custodia cautelare in carcere riconoscendone la sua pericolosità. La maggior quantità del materiale sequestrato è stata rinvenuta nell’abitazione del custode di una azienda agricola di Suzzara dove L.L. lavorava e nella quale, probabilmente sentendosi al sicuro, aveva trasformato in un deposito di armi e munizioni. Ma è stato tratto in arresto a Reggiolo. Le indagini sono coordinate da Claudio Santangelo, della Procura della Repubblica di Reggio, che lo ha fatto condurre in carcere.