"Filippo, una morte annunciata"

Sul 17enne deceduto mentre andava a scuola disposta l’autopsia. Funerali venerdì o sabato. Proteste per la pericolosità della strada

Filippo Ricotti

Filippo Ricotti

Reggio Emilia, 19 gennaio 2017 - UNA TRAGEDIA annunciata? La morte di Filippo Ricotti, 17 anni, falciato da un’auto mentre andava a scuola, martedì mattina alle 7.15 sulla Massese – l’ex strada statale che da Langhirano (Pr) porta a Parma – potrebbe esserlo. Il ragazzo, figlio di Stefano Ricotti, titolare della Dalter alimentari – azienda di confezionamento dei formaggi con sede a Sant’Ilario – si stava incamminando a piedi dalla sua casa, fra Torrechiara e Cascinapiano di Parma, dove abita con la famiglia, il padre, la madre Paola Drago e la sorella Camilla, quando un 40enne di Tizzano (Pr), al volante di un’Alfa Romeo 147, lo ha sbalzato a terra. Il giovane, che stava andando a prendere l’autobus per raggiungere il liceo Bertolucci di Parma, è morto poco dopo tra le braccia dei soccorritori, sotto lo sguardo pietrificato della sorella Camilla, di 14 anni, che risulta unica testimone.

LA POLIZIA municipale di Langhirano, coordinata dal commissario Vito Norcia – in passato vicecomandante della Municipale Val d’Enza – ha fatto i rilievi e ora il fascicolo è approdato sul tavolo del pm di Parma Daniela Nunno, che ha iscritto il 40enne nel registro degli indagati per omicidio stradale e disposto l’autopsia e una perizia cinematica per ricostruire con esattezza la dinamica dello schianto e la velocità con cui il 40enne procedeva. Il giovane è stato sbalzato alcuni metri più avanti dal lato destro della macchina. Si deve ancora accertare se nel momento dell’urto stesse attraversando o se fosse ancora sul ciglio della strada: intanto gli agenti hanno sentito la sorella 14enne. Gli accertamenti alcolemici a cui è stato sottoposto il 40enne sono risultati negativi.

Di certo c’è che in quel punto mancano le strisce pedonali e la zona è carente di illuminazione. Ed emerge che ci sono stati ritardi istituzionali nel dare risposta alle richieste di sicurezza sulla strada avanzate dai residenti e anche una discordanza tra gli enti stessi sul da farsi. I residenti avevano infatti segnalato da qualche anno il problema al Comune di Langhirano, mentre quest’estate era stata fatta una petizione, chiedendo di installare un lampione, un marciapiede e un attraversamento pedonale, vista la presenza della fermata dell’autobus. Il Comune avrebbe chiesto verbalmente alla Provincia di Parma di fare l’attraversamento pedonale, ma la Provincia avrebbe risposto che non era risolutivo. Allora il Comune aveva inoltrato una richiesta scritta alla Provincia: la lettera era stata spedita il 13 gennaio e l’istanza era stata visionata dalla Provincia il 16 gennaio, il giorno prima della tragedia. E ora i residenti accusano: «Questa strada è pericolosa e le nostre richieste sono rimaste inascoltata. La morte di Luca si poteva evitare».

I FUNERALI devono essere ancora fissati, ma si svolgeranno venerdì o sabato, mentre la sera precedente si terrà un rosario nella chiesa di Langhirano. Ancora non si sa quando sarà allestita la camera ardente, ma dall’azienda Dalter fanno sapere che la ditta non rimarrà chiusa e che i turni di lavoro saranno organizzati in modo che tutti i dipendenti abbiano la possibilità di partecipare al lutto.