Il ristorante Canossa nella guida dello Slow Food

Novità cittadina nelle ‘Osterie d’Italia’

Silvio Calò con Antonio Conte

Silvio Calò con Antonio Conte

Reggio Emilia, 5 ottobre 2016 - Fa un certo effetto veder pubblicato per la prima volta sulla guida delle «Osterie d’Italia» dello Slow Food il ristorante ‘Canossa’. L’articolo che cita il locale di via Roma lo presenta in rosso come «novità». Una novità che fa sorridere, ma non è mai troppo tardi. Perchè il ‘Canossa’ è un’istituzione, ha 46 anni di storia e il fatto che il suo nome non fosse mai comparso prima sulla guida - un vademecum prezioso che esalta i valori della cucina di tradizione - lasciava un po’ perplessi. Non è mai troppo tardi, dicevamo, e finalmente è fatta giustizia. Del resto, anche senza guida, il ‘Canossa’ lo conoscono in tanti, in città e non solo. Andando a sfogliare le edizioni di Carlino Reggio negli ultimi anni, di qui sono transitati campioni dello sport come il motociclista Stoner, l’allenatore della Nazionale Antonio Conte, e tempo fa Beppe Grillo fece una deviazione nel rientrare a Genova da Roma, per passare dal Canossa a mangiare tortelli verdi e bolliti.

Si legge sulla guida appena arrivata in libreria: «Il ristorante, fondato alla fine degli anni Sessanta dalla famiglia Calò, è ormai espressione delle migliori tradizioni gastronomiche reggiane... Siamo sull’asse viario storico della città, dove l’intreccio sociale fra gli indigeni (il Popol Giòst, la guida non lo precisa) e la multiculturalità portata dalle nuove popolazioni promuove iniziative di integrazione e di sviluppo davvero all’avanguardia... Valgono il viaggio la genuinità dei primi piatti e la bontà dello strepitoso carrello dei bolliti, simbolo del pranzo della festa». Un importante riconoscimento.

Il ‘Canossa’ è l’unica novità reggiana della guida. Per il resto, tante conferme. In città, l’altro ristorante proposto dallo Slow Food è ‘A Mangiare’ di viale Monte Grappa. A Bagnolo c’è ‘Probo’, entrato nella lista lo scorso anno. A Correggio il ‘Tre Spade’ e a Scandiano ‘Osteria in Scandiano’ con tanto di bottiglia (per entrambi segnalazione speciale per i vini); il ‘Badessa’ a Casalgrande, ‘Ca’ Poggioli’ a Baiso. Subito di là dai confini, oltre a locali di Modena e Parma compaiono il ristorante ‘Laghi’ ai laghetti di Campogalliano, la trattoria ‘Cantone’ a Carpi, l’osteria-trattoria ‘Alla Peschiera’ di Frassinoro, il ristorante ‘Mazzini’ a Neviano deli Arduini, l’osteria moderna ‘Lo Scalocchio’ a Traversetolo.