Sabotavano le slot machine per rubare l'incasso, arrestati

I carabinieri di Scandiano hanno preso due 37enne romeni residenti a Milano

Slot machine

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Scandiano (Reggio Emilia), 22 febbraio 2017 - Avevano escogitato un sistema per scassinare le slot machine e i videopoker per rubarne l’incasso mentre giocavano. Ma i carabinieri di Scandiano hanno smascherato il loro raggiro e hanno arrestato due rumeni di 37 anni, residenti a Milano. Entrambi sono accusati di furto aggravato.

L’allarme ai carabinieri di Scandiano è arrivato ieri pomeriggio dopo che il gestore di un bar del paese segalato la presenza all’interno del suo bar di due clienti sospetti intenti a giocare alle slot. I sospetti erano maturati in quanto l’esercente nei giorni precedenti aveva riscontrato che dalle slot machine e dalle macchinette videopoker del suo bar mancavano dei soldi. Ammanchi registrati successivamente all’utilizzo delle slot ad opera dei due clienti che probabilmente, secondo i sospetti dell’esercente, avevano manomesso gli apparecchi.

I carabinieri di Scandiano subito intervenuti hanno individuato i due sospetti fermati proprio mentre giocavano ai videopoker. In loro disponibilità 181 euro in monete da 1 e 2 euro che i due non sapevano giustificarne il possesso. La paternità del denaro veniva ricondotta alle slot che registravano ammanchi per circa 300 euro.

A incastrare i due ladri sono stati i filmati dell’impianto di videosorveglianza del bar che li ha ripresi mentre manomettevano una slot machine per poi prelevarne le monete. Secondo  quanto verificato dai carabinieri i due romeni, approfittando della posizione nascosta dei videopoker all’interno dei locali, forzavano con dei fili di ferro appositamente modellati il sistema di erogazione meccanica delle monete, interrompendo il normale funzionamento e causando la caduta dei soldi nella 'culla' della macchinetta del videopoker, simulando una normale vincita.

Alla luce di quanto accertato i due romeni sono stati condotti in caserma e arrestati con l’accusa di concorso in furto aggravato. Questa mattina compariranno davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse loro contestate.