Salmonella, 18mila galline macellate

L'Usl trova il batterio in un allevamento del Distretto

I bacilli della salmonella in una ricostruzione 3D (Foto: Sebastian Kaulitzki / Alamy)

I bacilli della salmonella in una ricostruzione 3D (Foto: Sebastian Kaulitzki / Alamy)

Reggio Emilia, 17 febbraio 2018 - Saranno almeno 18mila le galline di un Comune appartenente al distretto sanitario correggese (di cui fanno parte anche i territori di Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino) che saranno abbattute a causa della salmonella. Il batterio è stato scoperto nel corso di un controllo di routine a cura dei tecnici della direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl-Irccs di Reggio che, al termine degli accertamenti, come stabilito dalla legge, hanno deciso di abbattere i capi.

Il batterio è stato rilevato dall’Ausl nella lettiera dei volatili, in uno dei capannoni dell’azienda agricola, dove i capi vivono a contatto con la terra. I successivi controlli di laboratorio hanno poi evidenziato l’assenza di positività per le uova campionate, destinate alla produzione di prodotti alimentari cotti e proprio le uova, grazie al trattamento termico a cui sono sottoposte, non saranno distrutte.

Per quanto riguarda le galline, invece, dopo la macellazione verranno sottoposte ad ulteriori controlli e se non risulteranno positive alla salmonella potranno essere utilizzate per la produzione di alimenti cotti visto che anche in questo caso il trattamento termico della carne, anologamente alle uova, annulla la possibilità di contaminazione. L’infezione, responsabile di infezioni gastrointestinali e causa frequente di tossinfezioni alimentari, si trasmette per contatto o attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate, uno dei veicoli più importanti di diffusione dell’infezione nell’uomo. Per questo i controlli previsti dal piano nazionale, oltre ai piani di autocontrollo e i sistemi di biosicurezza già presenti in azienda, sono importanti per preservare la salute dell’uomo.