Reggio Emilia, 22 agosto 2016 - «SI ABBASSAVANO e poi si rialzavano in modo sospetto, dietro la siepe, nel cortile di una casa. Erano due giovani: ho capito che erano ladri e ho urlato. Loro hanno scavalcato il cancello e sono fuggiti». Via Malaguzzi è una trasversale di via Emilia Ospizio: qui i residenti sono assediati dai ladri. Nella serata di sabato una donna che abita all’ultimo piano di un palazzo ha visto dalla finestra i malviventi nel cortile dell’abitazione di fronte, al civico 8 (nella foto): le sue urla li hanno fatti fuggire, ma hanno anche richiamato l’attenzione del vicinato. «In pochi minuti siamo tutti scesi per strada, per vedere dove fossero i banditi». Questi ultimi sono scappati via, ma un attimo dopo è arrivata anche la polizia di Stato: «Abbiamo visto aggirarsi gli agenti con le torce per cercare i ladri». Trafelata, è arrivata anche la proprietaria che era fuori casa durante l’ingresso dei ladri ed è stata avvisata dai vicini. Dei malviventi, dissolti nel buio, nessuna traccia. Ma la paura è tanta, perché questo è soltanto l’ultimo episodio in via Malaguzzi. Basta suonare ai campanelli per sentirsi raccontare che, negli ultimi giorni ma non solo, i residenti, uno dopo l’altro, hanno subìto la visita dei ladri. In diversi casi i proprietari erano in casa, ignari. O hanno intravisto i malviventi in azione nelle case accanto.
Appena quindicina di giorni fa sono andati nell’abitazione al civico 13: «Erano le 22.30, noi eravamo in casa, al piano terra. I ladri sono saliti sulla tettoia e poi sono entrati attraverso la finestra aperta. Hanno portato via un po’ di oro. Noi non ci siamo accorti di nulla, per fortuna...».
Pochi giorni dopo, i malviventi hanno visitato la casa al civico 6. Un residente li ha quasi incrociati: «Hanno cercato di entrare da una finestra sul retro. Un ragazzo ha sentito un rumore sospetto: entrando nella stanza ha visto una mano contro la zanzariera. Lui ha acceso la luce e intanto ha sentito il tonfo nel cortile interno del ladro ricaduto a terra e fuggito». Qualche settimana prima, un altro colpo: «Erano le 16, eravamo tutti in casa. Sono saltati dentro il cortile e ci hanno portato via due bici». I racconti si sprecano: «Anche nella casa di fronte a me, una sera, hanno visto due ladri scavalcare il cancello e correre dall’altra parte...».
Alla villetta del civico 12 è toccata mercoledì sera: «Si sono arrampicati su una grondaia. Hanno rotto una persiana e forzato una finestra. Hanno preso due orologi, una playstation e un telefonino. Noi eravamo in ferie, se n’è accorta una nostra amica il giorno dopo e ci ha avvisati: siamo tornati dalle vacanze con il cuore che batteva all’impazzata – racconta la proprietaria –. Qui siamo tartassati, ogni sera visitano una casa. Lo scriva sul giornale: non possiamo vivere murati in casa, vedere sparire le cose che abbiamo comprato con i sacrifici di una vita a causa di questi delinquenti che distruggono tutto. Quando li arrestano devono farli marcire in galera e non rimetterli in libertà. Questo scempio deve finire».