Reggio Emilia, pubblicità sessista. Bufera social sull’ottico

Femministe in rivolta. Il negoziante si difende: non volevo offendere

La pubblicità sessista che ha creato scalpore a Reggio Emilia

La pubblicità sessista che ha creato scalpore a Reggio Emilia

Reggio Emilia, 14 settembre 2017 - L’ottico finisce… nell’occhio del ciclone. Non è un «colmo» tutto da ridere raccontato dall’amico barzellettiere di turno, ma la pura realtà. A Reggio Emilia, la campagna pubblicitaria di My Optic, un negozio che vende occhiali in centro storico, è finita nel mirino delle associazioni che tutelano i diritti delle donne. «Fidati… te la do gratis la montatura», recita lo slogan fatto stampare sui volantini che hanno fatto il giro della città. Sullo sfondo una ragazza distesa, con fare ammiccante e abiti succinti. A completare il quadro, la frase che lascia poco spazio all’immaginazione per interpretare il malizioso doppio senso.

«Questa è una pubblicità sessista – la chiosa di ‘Non una di meno’, gruppo femminista che da anni conduce battaglie contro ogni forma di violenza, fisica e verbale, sulle donne – Deve essere immediatamente ritirata, altrimenti saremo costrette a intraprendere iniziative volte a tutelare la nostra dignità». L’accusa al titolare è di sfruttare la donna come un oggetto a scopi promozionali. «La scritta appiccicata sopra all’attraente giovane sul volantino – continuano le femministe reggiane – è troppo allusiva. Un episodio inconcepibile nella nostra città».

Lo spot è comparso anche sulla pagina facebook del negozio e ha fatto subito il boom di critica. «Ci sono stati anche tanti commenti pesanti di tante donne sui social indirizzati a noi – fa sapere il titolare di My Optic, Giovanni Lasagni – Ma non volevamo offendere nessuno».

Non sembra scosso più di tanto e nemmeno preoccupato. D’altronde, il ritorno d’immagine è stato comunque clamoroso e lo scopo è stato raggiunto. Il buon vecchio «purchè se ne parli» insomma. Si difende e addirittura rilancia: «Mc Donald’s mi ha chiesto se volessi fare la pubblicità dietro i loro scontrini fiscali – spiega – E così anziché i soliti buoni sconto, che ormai nessuno più guarda, ho ideato qualcosa di più accattivante. Ma non è contro le donne. Ci vuole anche un po’ di spirito, è una battuta che dovrebbe far ridere in un mondo in cui ci sono solo drammi. Comunque, nessun problema: ho già in mente un seguito della campagna. Per chiedere scusa e per accontentare anche le donne…».

Sul caso interviene Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, con un post su Facebook: «Siamo alle solite. L’immagine della donna usata come merce per vendere altra merce, una pubblicità stupida in un’Italia dove ogni giorno il triste bollettino dei femminicidi, delle violenze alle donne, degli stupri si allunga sempre più. È arrivata l’ora di dire basta».