I supereroi si calano dall'ospedale per la gioia dei bambini malati

Dedica speciale a Matteo, il piccolo novellarese

I supereroi si calano dal tetto dell’ospedale Bambin Gesù

I supereroi si calano dal tetto dell’ospedale Bambin Gesù

Reggio Emilia, 1 marzo 2017 - Che emozione, per un bambino, vedersi arrivare al volo, dalla finestra di un edificio alto alto, un supereroe in carne ed ossa che ti viene a salutare… E’ l’emozione che ha vissuto anche il piccolo Matteo, il bambino di Novellara che nei giorni scorsi è stato sottoposto a trapianto di midollo osseo per guarire da una rara malattia. I piccoli pazienti del Bambin Gesù di Roma, dove si trova ricoverato Matteo, sono stati visitati da una truppa di personaggi molto conosciuti e amati dai bambini di tutto il mondo. Alle finestre delle camere di degenza si sono affacciati – dall’esterno – nientedimeno che Spiderman, Flash, Hulk, Iron Man e tutti i supereroi più popolari di film e fumetti. Ma stavolta erano lì davvero, in carne e ossa. 

A ROMA I supereroi si calano dal tetto dell’ospedale Bambin Gesù, che ospita il nostro piccolo MatteoIN CAMERETTA Matteo dopo l’intervento è in isolamento, accanto a mamma e papà, e non ha potuto incontrare l’Uomo Ragno e gli altri
A ROMA I supereroi si calano dal tetto dell’ospedale Bambin Gesù, che ospita il nostro piccolo MatteoIN CAMERETTA Matteo dopo l’intervento è in isolamento, accanto a mamma e papà, e non ha potuto incontrare l’Uomo Ragno e gli altri

Il piccolo Matteo è infatti costretto a restare per ora in un ambiente isolato, in attesa della conclusione della prima fase post-trapianto. Ma il poter vedere i Supereroi scendere dall’alto verso la finestra della sua camera ha emozionato tantissimo. L'iniziativa è stata promossa da EdiliziAcrobatica, un’impresa ligure specializzata in interventi di ristrutturazione edilizia senza l’utilizzo di ponteggi o piattaforme aree, utilizzando particolari tecniche alpinistiche, frutto di anni di esperienza. Tecniche che in questo caso sono servite per portare allegria e fantasia ai piccoli pazienti del Bambin Gesù di Roma, dove di spensieratezza e di gioia c’è veramente bisogno. Tanto bisogno.  Antonio Lecci