Tumori, diminuiscono i casi in Emilia. Reggio in testa per uso di alcol

Presentato un rapporto sui dati dei registri tumori dell'area vasta Emilia nord relativi al biennio 2013-2014

Balestrino, Borciani, Caruso, Pedrazzini, Mangone, Marchesi, Michiara,  Carrozzi

Balestrino, Borciani, Caruso, Pedrazzini, Mangone, Marchesi, Michiara, Carrozzi

Reggio Emilia, 23 gennaio 2018 - Presentato a Reggio un rapporto che per la prima volta mette a confronto i dati, riferiti al biennio 2013-2014,dei registri tumori dell'area vasta Emilia nord, composta dalle province di Piacenza, Parma, Reggio e Modena. Nonostante le 16.000 nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori nelle quattro province emiliane appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. Negli anni passati, invece, il trend appariva stabile negli uomini e in aumento nelle donne. Negli uomini a diminuire sono i tumori di colon, stomaco, fegato, polmone, prostata e leucemie. Nelle donne calano, invece, i tumori di stomaco, colon, fegato, colecisti, cervice e mieloma multiplo. Continuano ad aumentare invece i tumori del pancreas e i melanomi in entrambi i sessi, come anche il tumore al polmone nelle donne, mentre negli uomini aumenta il tumore del testicolo e della tiroide.

Nell'area vasta si sono verificati, nel 2014, 6.024 decessi per tumore (3.342 uomini e 2.682 donne): 2.053 a Modena, 1.470 a Reggio Emilia, 1.439 a Parma e 1.062 a Piacenza. La sopravvivenza a cinque anni per tutte le sedi tumorali e' risultata pari a 63,9% a Modena, 62,1% a Reggio Emilia, 60,6% a Piacenza e 59,7% a Parma. I dati sono in linea con quelli registrati in Emilia Romagna (62,4%) e più alti rispetto alla media nazionale (60%). 

In riferimento agli stili di vita che possono favorire l'insorgere della malattia, Reggio fa registrare i valori più alti riguardo l’uso dell’alcol (24,1%) mentre per l’abitudine al fumo è Piacenza (29,1%). L'eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) mostra valori peggiori a Modena (45,9%), che si riscatta però con il consumo giornaliero di frutta e verdura a livelli raccomandati (cinque porzioni), praticato dal 9,5% dei cittadini.

"Avere stime aggiornate – ha detto Cristina Marchesi, direttore sanitario dell'Azienda Usl di Reggio Emilia - ci permette di ipotizzare l'incidenza dei tumori negli anni a venire e quindi programmare meglio interventi sanitari, potendo valutare la qualità dell'assistenza erogata e i suoi esiti. Da qui l'importanza del confronto tra le quattro provincie e, quando possibile, tra aree regionali e resto d'Italia". Il documento integra inoltre le informazioni del sistema di sorveglianza Passi sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone con 18-69 anni, avviato nell'anno 2007 su richiesta di Regioni e ministero della Salute e sviluppato attraverso interviste telefoniche.