Vaccini obbligatori, cento bimbi rischiano la scuola

Sono gli inadempienti alla profilassi obbligatoria. Sanzioni ai genitori

Gli inadempienti sono calati

Gli inadempienti sono calati

Reggio Emilia, 23 maggio 2017 - CENTO bambini reggiani rischiano a settembre di restare fuori da asili nido e scuole elementari. Sono coloro che nel 2016 sono risultati inadempienti ai vaccini. E le rispettive famiglie rischiano – qualora non decidessero di mettere in regola la profilassi dei figli – una sanzione fino a 7.500 euro. È quanto prevede il nuovo decreto legge (ancora non è stato pubblicato sul Gazzettino Ufficiale, ma che sarà operativo per il prossimo anno scolastico) con cui il Governo reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni da 0 a 16 anni.

Settembre non è poi così lontano, ma secondo i dati dell’Ausl non c’è il rischio di avere un boom di corse in extremis al vaccino. Nell’anno trascorso sono stati 35mila i bambini e ragazzi da 0 a 14 anni di Reggio e provincia che si sono sottoposti alla profilassi. Che prevede nel primo anno d’età tre sedute in cui si somministrano gli anticorpi per sette malattie (il cosiddetto multiplex), mentre nel secondo una seduta per quattro malattie. Di fatto chi ha risposto alle chiamate non deve temere. Perché in totale hanno ricevuto undici protezioni.

Mentre saranno dodici quelle indispensabili richieste dalla nuova legge: antipolio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo, meningite B e meningite C, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Quella aggiunta è il meningococco B che finora era a pagamento: 50 euro a dose per i nati dal ’99 al 2016, 70 euro per i nati prima del ’99, gratis per i 2017.

Ma l’obbligatorietà dello Stato azzererà il costo per tutti. Al contrario invece chi ha rifiutato, ossìa cento bambini nel reggiano che rischiano l’iscrizione. Anche se l’inadempienza è calata di 1/3, perché nel 2015 si contavano 150 rifiuti; a conferma che le campagne di sensibilizzazioni funzionano, ma anche che i recenti casi di meningite hanno spinto a proteggersi ulteriormente.

L’AUSL di Reggio – seppur attenda il testo di legge ufficiale per poter redigere uno screening completo – sta già raccogliendo i dati provinciali. Nel distretto di Montecchio ad esempio, risultano due bambini 0-6 anni che ad oggi non potrebbero iscriversi a scuola. A Scandiano invece sono circa una decina. Mentre dai 6 ai 16 anni i vaccini restano obbligatori, ma l’eventuale inadempienza non pregiudica l’iscrizione in quanto prevale il diritto all’istruzione. Inoltre, l’Emilia-Romagna – una delle regioni più virtuose a livello di sistema sanitario – parte già con un piede avanti perché aveva già introdotto l’obbligo di vaccinazioni per poliomelite, difterite, tetano ed epatite B, a chi volesse iscriversi alla scuola materna.