Reggio Emilia, usa video hard per ricattare una minore

Un giovane residente nella Bassa ha registrato gesti di autoerotismo per costringere la ragazzina a incontrarlo

Video hard in una foto d'archivio

Video hard in una foto d'archivio

Guastalla (Reggio Emilia), 1 gennaio 2018 – Un rapporto di conoscenza virtuale tramite whatsApp che probabilmente è andato oltre le intenzioni di una ragazzina di neppure 14 anni, la quale si era lasciata andare a gesti di autoerotismo durante una videochiamata. Scene registrate da un ventenne residente nella Bassa Reggiana, il quale aveva usato il video per fare pressioni sulla minorenne: “O ci vediamo oppure diffondo il video hard”.

Bloccare il contatto non è bastato e lui ha continuato a contattare la ragazza, insistendo nella sua richiesta di incontro. La giovane ha deciso di raccontare tutto ai genitori, presentandosi poi ai carabinieri di Guastalla. Con l’accusa di atti sessuali con minorenne e pedopornografia minorile i carabinieri hanno denunciato alla magistratura il ventenne, probabilmente alla ricerca di qualcosa di più di una semplice conoscenza virtuale.

La ragazzina aveva allacciato un rapporto di amicizia virtuale con il ragazzo, attraverso videochiamate. Durante una di queste chiamate, la minorenne si sarebbe lasciata andare a gesti di autoerotismo che, a sua insaputa, sono stati registrati dal ventenne. Il video, secondo quanto accertato dai militari, sarebbe stato inviato a due contatti del ventenne, che la ragazzina conosceva, con il probabile intento di lasciare intendere che non stava scherzando. Invii che, come verificat,o non hanno tuttavia avuto ulteriori seguiti.