“Wine Kit”, maxi frode di vini da 28 milioni di euro

I carabinieri hanno scoperto due società dedite alla contraffazione di noti marchi, l’accusa è di associazione per delinquere

Un carabinere entra in azione

Un carabinere entra in azione

Reggio Emilia, 21 agosto 2014 - I carabinieri hanno stroncato un’associazione per delinquere (composta da quattro persone, fra cui un imprenditore di reggiano) dedita alla produzione e alla commercializzazione in ambito internazionale di “Wine Kit” con in etichetta riferimenti a 24 vini italiani Dop e Igp tra i più noti, risultati contraffatti, diversi per origine e provenienza, prodotti da una ditta estera per conto di una ditta con sede a Reggio Emilia.

Durante le attività sono state effettuate perquisizioni e sequestri di mosti destinati all’estero e di copiosa documentazione che hanno consentito di comprovare la gestione diretta dall’Italia di tutti gli aspetti manageriali. Il complesso degli accertamenti compiuti, nonché le evidenze e i vari collegamenti emersi, tra le due società (italiana ed estera) e i suoi proprietari hanno consentito di ipotizzare che siano responsabili della commercializzazione in tutto il mondo, di cosiddetti “Wine Kits” tramite la società estera controllata e costituita per evitare le normative comunitarie e nazionali. Il valore complessivo finora accertato della “frode” è di oltre 28 milioni di euro.