"Il mio ex fidanzato mi ha stuprato in auto"

Barista denuncia il 42enne. L’uomo, arrestato, si dichiara innocente

I carabinieri hanno arrestato l’uomo, ora rinchiuso nel carcere Sant’Anna di Modena

I carabinieri hanno arrestato l’uomo, ora rinchiuso nel carcere Sant’Anna di Modena

Reggio Emilia, 24 gennaio 2017 - Avrebbe violentato la sua ex compagna sui sedili dell’auto, in piena notte nelle campagne di Novi di Modena, fino a quando lei è scappata correndo a casa dai genitori. Sono i fotogrammi dell’incubo raccontato da una trentenne di Novi che lavora come barista nella Bassa reggiana, ai carabinieri del paese e di Carpi che domenica mattina, coordinati dalla procura di Modena, hanno arrestato un 42enne con le accuse di violenza sessuale, rapina, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Le prime visite mediche a cui la ragazza è stata sottoposta al Policlinico di Modena – dove nei casi di presunta violenza sessuale scatta il protocollo di verifiche e assistenza da parte di un’equipe di specialisti – avrebbero riscontrato segni di violenza sessuale. Ma lui, rinchiuso nel carcere Sant’Anna di Modena, racconta un’altra versione dei fatti. «Il mio cliente e la donna si incontravano spesso e il rapporto sarebbe stato consenziente – spiega l’avvocato del foro di Ferrara – la situazione va approfondita e valutata alla luce del rapporto tra queste due persone che hanno in comune un figlio».

Lo stupro sarebbe avvenuto sabato notte quando i due si sono incontrati nella Bassa reggiana, proprio dove la ragazza lavora come barista. Era circa l’una e trenta di notte, la donna aveva terminato il turno e l’ex compagno si è presentato nel locale chiedendole di accompagnarlo a casa in auto. Stando a quanto riferisce il titolare del bar, non era la prima volta che l’uomo veniva nel locale e sabato sera sarebbe comparso prima di mezzanotte. Stando alle accuse, però, sarebbe anche tornato più tardi chiedendo un passaggio. La ragazza ha acconsentito e i due sono saliti in macchina verso Novi, stando alle ricostruzioni. Durante il tragitto pare che tra i due, che hanno avuto una relazione di diversi anni, sia scoppiata l’ennesima discussione per motivi di gelosia: la donna racconta che a quel punto l’ex compagno le ha chiesto di fermarsi nel parcheggio, forse per continuare la lite.

Qui, nel buio e nel silenzio della campagna, lui le avrebbe strappato di mano il telefono cellulare per impedirle di chiamare aiuto per poi violentarla. Lei è poi riuscita a raggiungere la casa dei genitori a cui ha raccontato tutto e insieme sono andati dai carabinieri. Dopo la fine della loro relazione, ha riferito, l’uomo l’avrebbe perseguitata per mesi, minaccindola e picchiandola ma lei non l’ha mai denunciato. Dai primi accertamenti condotti dai militari di Novi e Carpi, sono state trovate tracce di liquido seminale sull’auto della ragazza e le stesse tracce sarebbero anche sui vestiti che indossava. Dal carcere, in attesa dell’udienza di convalida, il 42enne si difende attraverso il suo avvocato. «Il mio cliente riferisce che continuavano a vedersi, a frequentarsi. Ora dovremo verificare se le sue dichiarazioni trovano riscontri oggettivi».