Aemilia, riprende il dibattimento. Si farà una cella anche in ospedale

Prevista nel reparto di Osservazione breve e intensiva del Santa Maria

Il processo Aemilia

Il processo Aemilia

Reggio Emilia, 20 aprile 2016 -  IL PROCESSO Aemilia porta cambiamenti anche in ospedale. Dopo l’aula speciale costruita nel cortile interno del tribunale, ora è stata richiesta anche una cella specifica nel caso di detenuti ospedalizzati, che dovrebbe essere realizzata all’Obi, ovvero il reparto di Osservazione breve e intensiva che si trova di fianco al pronto soccorso, dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Per motivi di sicurezza, è stata richiesta anche una telecamere aggiuntiva rispetto a quella che è già presente. La struttura sarà accessibile dal personale del ministero della giustizia.

Intanto questa mattina riprende il dibattimento del processo Aemilia, dopo uno stop di quasi un mese per permettere la notifica del rinvio a giudizio a un imputato a cui non era stata fatta in modo corretto.

TUTTAVIA non sono attesi particolari colpi di scena. Gli avvocati difensori potranno sollevare eccezioni preliminari, mentre è possibile che i giudici – il collegio è formato da Francesco Maria Caruso, Cristina Beretti e Andrea Rat – possano decidere sull’ammissione delle nuove parti civili che si sono costituite.

Si tratta in prevalenza di associazioni – come era già successo al momento dell’abbreviato – a cui va aggiunto un ex dipendente della ditta Bianchini, che ha trovato il coraggio per compiere questo passo.

Le udienze del dibattimento proseguiranno poi con una cadenza media di due volte la settimana, al mercoledì e al venerdì, patendo dalla prossima settimana.

Obiettivo del collegio sarebbe quello di concludere il dibattimento in un anno e mezzo, ma vanno considerati i numerosissimi testimoni – si parla di oltre mille – che saranno chiamati a deporre in aula.

Tra loro ci potrebbero essere nomi importanti, come i calciatori Leonardo Bonucci e Claudio Marchisio, chiamati al banco dei testimoni dal collega Vincenzo Iaquinta. Potrebbero sfilare anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, chiamato dall’imprenditore detenuto per associazione mafiosa Pasquale Brescia, e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di rappresentante dell’Ente che si è costituito parte civile.

Intanto è attesa per venerdì a Bologna la sentenza per coloro che hanno scelto il rito abbreviato.

s.p.