Funerale di Davide Iaquinta, foto e video. Reggiolo piange il 17enne

Folla alle esequie dello studente, presente anche l'ex attaccante della Nazionale, Vincenzo Iaquinta. Giovedì l'addio a Maria Francesca

Reggiolo, i familiari di Davide Iaquinta al funerale (Foto Lecci)

Reggiolo, i familiari di Davide Iaquinta al funerale (Foto Lecci)

Reggiolo (Reggio Emilia), 19 luglio 2016 – Una folla ha dato l’addio a Davide Iaquinta (foto e video), lo studente di 17 anni di Reggiolo vittima dello schianto in auto sull’argine del Po, venerdì sera. A salutarlo c’erano in particolare gli amici, tutti con la maglietta bianca che raffigurava una sua immagine sorridente, così come era sempre stato.

Un ragazzo burlone, con la voglia di scherzare, ma sempre pronto a farsi in quattro in caso di bisogno. Già molto prima dell’arrivo del feretro, in piazza a Reggiolo c’erano centinaia di persone ad attendere. Fra loro pure i familiari di Maria Francesca Formisano, l’altra vittima, pure lei di 17 anni, di quel tremendo incidente, i cui funerali dovrebbero svolgersi giovedì mattina. C’erano anche i sopravvissuti allo schianto: il giovane di 19 anni che guidava l’auto, ma anche la ragazza rimasta ferita in quella sbandata.

Attorno a loro gli amici, a consolarli in questo terribile momento. Poi il lungo corteo dalla piazza fino alla chiesa provvisoria di Reggiolo, con in testa i familiari di Davide Iaquinta: i genitori, Francesco e Rosaria, il fratello maggiore Vincenzo, gli zii, i cugini, i nonni.

Fra loro anche Vincenzo Iaquinta, l’ex bomber della nazionale azzurra campione del mondo dieci anni fa. In chiesa è stato il parroco, don Francesco Avanzi, a presiedere la funzione religiosa, in un’atmosfera commossa e surreale, in un silenzio attonito di tanta gente. Alla fine della messa amici e cugini hanno voluto salutare Davide con un ultimo messaggio, definendolo come "la stella più bella di tutto il cielo".

Infine, il lancio di palloncini bianchi e azzurri con alcune frasi di saluto dedicate a Davide. Un volo verso il Cielo che è stato celebrato con un lungo e fragoroso applauso dedicato a un giovane con tanta voglia di vivere o, come è stato definito, "una simpatica peste".