Disabili, il Comune stanzia 600mila euro per il superamento delle barriere

Il progetto «Reggio Emilia senza barriere» ha lo scopo di ripensare la città

Stanziati 600mila euro per abbattere le barriere architettoniche

Stanziati 600mila euro per abbattere le barriere architettoniche

Reggio Emilia, 28 settembre 2015 - Ammonta a 200mila euro, già previsti nel bilancio 2015, la cifra stanziata dal Comune di Reggio Emilia per il finanziamento delle priorità emerse daI lavoro dei tavoli di “Reggio Emilia senza barriere”, progetto a cui Carlino Reggio ha partecipato e collaborato attivamente.

Il progetto, legato al mandato amministrativo 2014-2019, ha lo scopo di ripensare la città attraverso azioni e attività finalizzate al superamento delle barriere fisiche (architettoniche) e culturali (mentali) delle persone con disabilità e delle categorie più fragili della comunità. La somma, che rientra nella pianificazione degli investimenti triennali 2015–2017, pari a 600 mila euro, è destinata alla rimozione delle barriere a partire dall’autunno 2015.

HANNO DETTO – Il piano di azioni che verranno sviluppate nei prossimi mesi nell’ambito del progetto «Reggio Emilia senza barriere» è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il vicesindaco del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi e la presidente di Farmacie comunali riunite (Fcr) Annalisa Rabitti. All’incontro erano inoltre presenti Giovanni Andrea Ferrari, coordinatore del tavolo per la Mobilità e i trasporti; Leris Fantini, rappresentante del tavolo per le “Barriere architettoniche” e Sergio Amarri, primario del reparto Pediatria dell’ospedale Santa Maria nuova, coordinatore del tavolo per la Sanità e l’Accoglienza. Era inoltre presente Elena Davoli, dirigente del servizio Programmazione del sistema di welfare. “ ‘Reggio Emilia senza barriere’ – ha detto il vicesindaco Sassi – è un progetto di mandato del sindaco Luca Vecchi e ricopre perciò per questa Amministrazione un valore strategico prioritario in termini di welfare e inclusione, per la concretizzazione dei diritti di cittadinanza. Ai nove tavoli di cui si compone il progetto ha infatti preso parte un numero consistente di persone tra rappresentanti di associazioni, enti, scuole e semplici cittadini. Oltre 220 persone che fanno di ‘Reggio Emilia senza barriere’ uno dei principali progetti di partecipazione di questa città”.

Annalisa Rabitti ha illustrato le diverse fasi di attuazione del progetto, le azioni realizzate e quelle in programma nei prossimi mesi: “ ‘Reggio Emilia senza barriere’ ha l’obiettivo di prevenire gli errori di progettazione per evitare di correggerli dopo. La nostra attenzione è rivolta certamente al patrimonio pubblico ma anche allea sensibilizzazione di coloro che intervengono su beni di proprietà privata. In questo senso l’ambizione di Reggio Emilia è diventare una città pilota a livello europeo, un punto di riferimento nell’abbattimento di quelle barriere architettoniche e mentali che influiscono sulla quotidianità delle persone, disabili e no”.

RIMOZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE - Tra le azioni in programma sono previsti il ripristino della pavimentazione di piazza Prampolini, entro dicembre 2015, con la sistemazione dei camminamenti pedonali, la cui superficie viene resa omogenea con stucco livellante utilizzato abitualmente in zone di particolare pregio della città storica, in modo che siano atti a favorire la circolazione dei pedoni, delle biciclette, dei passeggini e delle carrozzine, e l’installazione di un ascensore all’interno del centro sociale Pigal.

A fine settembre prenderà inoltre il via il censimento delle criticità in centro storico: un monitoraggio dei punti critici per migliorare la qualità della mobilità pedonale attraverso interventi di manutenzione, definizione di strategie premianti, revisione degli strumenti di controllo. Il censimento è condotto, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, dagli studenti di quattro classi dell’Itgs Secchi insieme ai membri del collegio professionale dei geometri, alle associazioni di categoria e dal Centro regionale di informazione sul benessere ambientale (Criba). I partecipanti al monitoraggio saranno formati attraverso un seminario specifico, dal titolo “Fare...spazio”, in programma il 3 ottobre 2015 presso l’aula magna dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Nel corso del 2016, infine, è prevista la riqualificazione di alcuni parchi cittadini e la loro trasformazione in “parchi inclusivi”, spazi senza barriere e più facilmente accessibili. Continua inoltre l’opera di aggiornamento degli strumenti di gestione del territorio, come la rilettura del Regolamento urbanistico edilizio (Rue), al fine di favorire una nuova cultura della progettazione attenta ai bisogni dei cittadini e in grado di prevenire gli errori di progettazione.

Rilevante anche la collaborazione con Seta, che ha permesso di mettere a punto un programma di interventi per la messa in esercizio di un parco automezzi urbani pienamente attrezzato alla salita e discesa di utenti con disabilità. In particolare è stato impostato un intervento sulla Linea urbana 9, che sarà effettivo con l’inizio dell’esercizio invernale 2015/2016. È stato attivato un sistema di controllo satellitare Avm con annuncio sonoro di prossima fermata, annuncio su display all’interno del mezzo, visualizzazione del tempo di attesa alle fermate dotate di display a messaggio. Inoltre, grazie a un accordo tra Comune di Reggio Emilia, Seta e Agenzia per la Mobilità, si è provveduto all’emissione di abbonamenti agevolati per persone anziane e con disabilità.

SUPERAMENTO DELLE BARRIERE MENTALI - Diverse sono anche le priorità stabilite per l’abbattimento delle barriere mentali, riguardanti gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale. Tali priorità si concretizzeranno in alcune iniziative che riguarderanno da vicino uno dei luoghi centrali della cultura cittadina, la biblioteca Panizzi, dove sarà prossimamente inaugurato uno spazio dedicato ai libri inclusivi, che comprenderà i materiali pubblicati con tutte le tipologie di linguaggi, come libri in braille, libri tattili, libri in simboli e Inbook, audiolibri. In novembre, sempre alla biblioteca Panizzi, è inoltre in programma un convegno nazionale sugli Inbook, con l’inaugurazione della sezioni libri Caa (Comunicazione aumentativa alternativa) della biblioteca.

Tra settembre e dicembre sono in programma diverse iniziative culturali, tra le quali presentazioni di libri e uno spettacolo teatrale: il 12 dicembre, al Centro internazionale Loris Malaguzzi, si svolge inoltre un importante convegno su un tema di stretta attualità, la dimensione affettiva e sessuale delle persone disabili. All’incontro, dal titolo “Amo anche io”, partecipa la parlamentare Ileana Argentin, presentatrice della proposta di legge “Disposizioni in materia di sessualità assistita per le persone disabili”.

Ulteriori incontri e iniziative di approfondimento sono previsti anche sui temi della prevenzione e alla formazione dei più piccoli, rivolto alla scuole primarie, statali e paritarie, dell’intero territorio provinciale. Sono previste una serie di azioni, infine, sull’inclusione lavorativa e sull’accessibilità delle strutture sanitarie di Reggio Emilia, in modo da facilitarne la fruibilità e al fine di attivare percorsi di sostegno negli aspetti della “quotidianità difficile”.

IL PROGETTO - “Reggio Emilia senza barriere” è un progetto ideato dall’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, e da settembre 2015 è gestito da Farmacie comunali riunite, in qualità di ente di coordinamento e organizzazione. A “Reggio Emilia città senza barriere” partecipano in modo totalmente volontario circa duecento persone attive all’interno di istituzioni e organizzazioni del terzo settore, impegnati su 9 tavoli di lavoro tematici, attivi da gennaio 2015, su: “Mobilità”, “Barriere architettoniche”, “Le sfide” e “Disabilità come risorsa”. Nelle settimane successive verranno convocati gli altri cinque tavoli - “Formazione”, “Accoglienza”, “Educazione e percorsi di vita”, “Anima” e “Lavoro”). Nei primi 9 mesi di attivazione, i tavoli hanno prodotto 49 incontri o collaborato alla realizzazione di numerose iniziative al fine di offrire scenari, stimoli e una visione della città che tenga in considerazione il punto di vista e le necessità delle persone e dei cittadini.

Tra le diverse iniziative organizzate nel progetto “Reggio Emilia senza barriere”, che spaziano nei diversi ambiti della vita quotidiana, dalla cultura alla progettazione degli spazi abitativi, vi è stata l’attivazione del progetto “Palestra di vita e di autonomia” - in collaborazione con “Fondazione Durante e Dopo di Noi”, Ausl e Asp Osea - che intende sperimentare all’interno del quartiere Rosta Nuova percorsi per favorire l’autosufficienza degli adulti diversamente abili e prepararli ad una vita che consenta la massima autonomia possibile.

A maggio, inoltre, sono stati organizzati due importati momenti di formazione: il seminario “Design for all - al servizio delle mutate esigenze sull’abitare”, in collaborazione con il Criba (18 maggio), ed il convegno “Questa legge handicappata” (22 maggio) curato da Laura Andrao, rivolto alle famiglie delle persone con disabilità con lo scopo di aiutare a districarsi nei meandri dei labirinti legali.

Le attività di “Reggio Emilia senza barriere” hanno inoltre visto la partecipazione della Biblioteca dell’istituto regionale per i ciechi “Giuseppe Garibaldi”, in collaborazione con la quale è stato organizzato il “Concorso nazionale del libro tattile”, un’occasione per la quale da tutta Italia sono stati inviati libri e piccoli capolavori di carta, stoffa e materiali vari, rivolti a bambini ciechi ed ipovedenti. In collaborazione con il Consorzio Mestieri e la cooperativa l’Ovile, inoltre, è stato realizzato un progetto di sensibilizzazione per stimolare l’applicazione dell’articolo 22 della legge regionale 17/2005, per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro a persone con gravi disabilità e/o disagio psichico.

È stata infine attivata una collaborazione con il cinema Rosebud, nell’ambito della quale è stata organizzata la proiezione del film “Io sono Mateusz”, che racconta la vita e la storia di un ragazzo con una grave disabilità, ed il suo percorso complesso, doloroso ed emozionante per trovare una strategia comunicativa ed un nuovo rapporto con il mondo attorno.