Convegno Carlino-Bper. Togni: «Ripresa? Ci aspettavamo di più»

Parla il dg di Bper: «Servono infrastrutture»

MANAGER Il direttore generale di Bper Banca Fabrizio Togni

MANAGER Il direttore generale di Bper Banca Fabrizio Togni

Reggio Emilia, 11 maggio 2016 - «QUALCHE segnale di ripresa, sul fronte degli investimenti, si vede. Ma francamente è meno di quello che ci si aspettava. Resta un gap competitivo del nostro paese: l’impresa straniera fa fatica a investire in Italia mentre l’impresa italiana è spinta ad operare in un paese diverso da quello in cui ha la casa madre. La Bce ha fatto quello che poteva per invogliare gli investimenti: ma ormai la sua sferzata l’ha data». Questo il quadro della congiuntura economica tratteggiato da Fabrizio Togni, direttore generale di Bper Banca. Togni, che sarà oggi ospite del convegno ‘Creare valore per il territorio: la missione di banche, imprese, istituzioni’, l’iniziativa che per il quarto anno consecutivo Qn-Il Resto del Carlino ha organizzato in collaborazione con Bper Banca. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 17,30 all’aula magna Pietro Manodori dell’Università di Modena e Reggio, in viale Allegri 9.

Direttore Togni, in questa fase di crisi molti mettono in discussione il ruolo del manifatturiero?

«Al centro del sistema resta sempre il manifatturiero, magari sviluppato in modo diverso, magari 4.0, ma sempre di manifatturiero si tratta. Se abbiamo superato la crisi in maniera più sopportabile, lo dobbiamo al fatto che abbiamo un manifatturiero di grandissima qualità. Il settore ha ancora un ruolo centrale. Il grande cambiamento c’è nella qualità dei processi produttivi, nel livello di sviluppo delle nuove modalità di commercializzazione. Resta il fatto che la manifattura è il punto forte riconosciuto di due sistemi come quelli di Italia e Germania. Anche l’Inghilterra, che aveva subito un forte processo di deindustrializzazione, cerca di recuperare la sua manifattura».

Quali sono i punti forti di un territorio come l’Emilia Romagna?

«Il fattore di vantaggio competitivo è quello della qualità delle risorse umane. Lo domostrano gli investimenti della Philip Morris, o quelli che riscontriamo nel biomedicale. Sul territorio mancano però le infrastrutture: è su questo fronte che l’Emilia Romagna è ben differente dalla Ruhr».

Sul fronte della banche, al centro delle preoccupazioni dell’opinione pubblica c’è la solidità del sistema.

 

«Le banche, nel periodo caldo della crisi e fino a tutto il 2013, si sono preoccupate di capire la dimensione raggiunta dal problema dei crediti deteriorati; ma dal 2013 il problema del deterioramento è sensibilmente calato. Il sistema bancario italiano è in grandissima parte molto solido».

Il programma dell’evento prevede, oltre a quello di Togni, gli interventi di Simona Caselli, assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna; Ivano Ferrarini, direttore generale Conad Centro Nord; Ivan Pastorini, amministratore delegato Ubiq srl e Mauro Severi, presidente Unindustria di Reggio Emilia. Modererà l’incontro Luigi Manfredi, responsabile della redazione de Il Resto del Carlino di Reggio Emilia. Il convegno sarà aperto dall'intervento del professor Franco Mosconi, docente di Economia industriale all'Università di Parma.