Ivan Soncini, da cooperatore a ferroviere

Il manager nominato presidente di Fs Logistica. Nel 2014 il burrascoso addio al Ccpl, con perdite da cento milioni

Ivan Soncini, a 68 anni inizia la sua seconda vita

Ivan Soncini, a 68 anni inizia la sua seconda vita

Reggio Emilia, 4 settembre 20165 - Comincia a 68 anni anni suonati la seconda vita professionale di Ivan Soncini: esaurita in modo burrascoso l’esperienza nella cooperazione, con le dimissioni dalla presidenza del gruppo Ccpl nel 2014, per Soncini si è ufficialmente aperta venerdì una nuova esperienza nel settore del trasporto pubblico. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha infatti comunicato che Ivan Soncini è stato scelto per il ruolo di presidente Fs logistica. Si tratta della società delle Ferrovie che "per rispondere in maniera efficace ed efficiente alle richieste del mercato nazionale ed internazionale di mobilità delle merci - si legge sul sito di Fs - e contribuire così al posizionamento strategico del Gruppo, offre soluzioni integrate di logistica e di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare".

Abbiamo chiesto a Soncini di commentare la sua nomina a capo della Fs Logistica: "La presidenza è un ruolo di rappresentanza e ha una delega sulla gestione interna. A guidare la società c’è un amministratore giovane e preparato (Marco Grosso, ndr). Ho accettato di buon grado l’incarico". Soncini conferma di essere stato contattato molti mesi fa dalle Ferrovie: "Si tratta di un incarico interessante in una azienda molto giovane e dinamica, che sta compiendo operazioni strategiche di sviluppo molto importanti. In più, va considerato come le Ferrovie dello Stato stiano andando molto bene".

Le Ferrovie dello Stato sono una partecipazione statale al 100% del Ministero dell’Economia e Finanza. A contattare Ivan Soncini è stato l’amministratore delegato e direttore generale delle Fs Renato Mazzoncini: un manager di primo piano a livello europeo nel sattore ferroviario e del trasporto pubblico in generale, vicepresidente dell’International Union of Railways (UIC). Il percorso professionale di Mazzoncini ha incrociato Reggio Emilia. E’ stato consigliere dal 2001 al 2011 di Autolinee dell’Emilia, una partecipata pubblica (tra i soci anche Act) che si occupava della gestione del trasporto urbano ed extraurbano su gomma, confluita poi nella società di trasporti pubblici Seta. Mazzoncini entrò nel trasporto pubblico reggiano attraverso Autoguidovie Italiane, presente nel capitale sociale di Ae attraverso la holding Emilia Romagna Mobilità srl.

Soncini è stato un protagonista della vita economica di Reggio Emilia: alla guida dl Ccpl per 20 anni, era stato protagonista di un burrascoso addio dal Ccpl il 24 marzo del 2014. Soncini fu sostituito da Lino Versace, altro uomo forte della cooperazione. Un passaggio di consegne che fu molto agitato. Il bilancio 2013 di Ccpl si chiuse con una perdita di esercizio di 79 milioni (il bilancio consolidato fece segnare un meno 100 milioni). Ma Soncini, con una lettera che venne pubblicata dalla stampa nel successivo luglio, criticò diversi aspetti di quel bilancio. In particolare, l’ex presidente prese le distanze dalla strategia messa in campo dai nuovi vertici oper affrontare una maxi multa affibbiata dall’autorità europea della concorrenza. Versace, a differenza di Soncini, spinse sulla cosiddetta ‘inability to pay’, sostenendo che quella multa mettesse a rischio la continuità aziendale. La multa fu fissata in 33 milioni di euro, una cifra inferiore rispetto alle prime ipotesi e all’accantonamento di bilancio stabilito dai vertici della cooperativa per ‘coprire’ la cifra.