Troppe tasse, 200 pensionati fuggono all’estero

L’accusa dei sindacati: "Si fa cassa sulla Previdenza". Mobilitazione nazionale giovedì 19 maggio

I sindacati  hanno proclamato la protesta del 19 maggio,  da Reggio  centinaia di pensionati andranno a Roma

I sindacati hanno proclamato la protesta del 19 maggio, da Reggio centinaia di pensionati andranno a Roma

Reggio Emilia, 14 maggio 2016 - Sono almeno 200 i reggiani che una volta ottenuta la pensione sono ‘fuggiti’ all’estero e tra le mete preferite le Isole Canarie, uno dei vicini paradisi formato famiglia. Tutto questo per godersi una pensione più pesante e molto meno tassata.

Dopo la fuga dei cervelli adesso scatta quella della terza età, almeno una ventina quelli partiti dalla zona di Guastalla. Lo confermano i sindacati dei pensionati, e sono numeri in difetto perché una vera e propria statistica non esiste. Il dato certo è che si tratta di persone che dopo aver lavorato una vita si sono trovati la pensione tassata del 21%, tradotto in denaro: in Italia all’anno se vanno in tasse circa 4mila euro su ogni pensione contro i mille degli altri paesi europei.

Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per giovedì 19 maggio una mobilitazione nazionale e anche da Reggio partiranno centinaia di pensionati alla volta di Roma. Sono circa 165mila i pensionati reggiani, di questi circa 110mila percepiscono una pensione lorda sotto i mille euro e il 20% non supera i 700 euro lordi: cifre ben al di sotto della soglia di povertà. In prevalenza sono donne, circa 75mila contro i 65mila uomini: anche nelle pensioni le donne guadagnano meno con 14mila euro annui, a fronte dei 20mila percepiti dai maschi.

La legge Monti-Fornero sulle pensioni è stata la più gigantesca operazione di cassa - spiega la triplice - fatta sul sistema previdenziale italiano. Con un prelievo nel periodo 2013-2020 valutato in circa 80 miliardi di euro con una manovra economica fatta, si spiega ancora, a danno dei lavoratori e dei pensionati. Interventi che hanno introdotto elementi di eccessiva rigidità nell’accesso alla pensione. Il rapporto col Governo Renzi non è stato meno conflittuale a partire dalla manovra degli 80 euro concessi a chi era al di sotto dei 25mila euro di reddito dimenticandosi dei pensionati. A fianco di questo, la ventilata possibilità di toccare la reversibilità: per i sindacati ipotesi inaccettabile né su quelle in essere né su quelle future.

Chieste inoltre uguali detrazioni tra pensionati e dipendenti, la separazione della spesa previdenziale dalla spesa assistenziale, nel reggiano percepita da 23mila persone. Negli ultimi quattro anni, aggiungono i sindacati, si è registrato un aumento sulle pensioni di appena 69 euro poi puntualmente rimangiato dalla tassazione eccessiva e ormai insopportabile tanto da far dire a Cgil, Cisl e Uil che « i pensionati sono trattati come bancomat per salvare i conti del paese come se le pensioni fossero qualcosa che toglie allo Stato».

Ancora sul tavolo anche controversa vicenda del recupero del blocco della rivalutazione sulle pensioni superiori a tre volte il minimo.