Evasione fiscale, Reggio è la capitale dei ‘furbetti’ in regione

È il Comune che in Emilia Romagna ha la maggiore evasione accertata 2009-2014

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Reggio Emilia, 30 giugno 2015 - Primi in regione tra i ‘furbetti’ dell’evasione. La collaborazione tra Agenzia delle entrate e Comuni ha fatto recuperare al fisco 8,7 milioni di imposte evase: con questa somma Reggio guida la classifica regionale, stilata in base ai dati dell’Agenzia delle Entrate, che l’anno scorso ha realizzato 1.011 accertamenti sul territorio, ha incassato 7,6 milioni di euro e ha accertato un’evasione fiscale di 17,8 milioni. Il Comune grazie a a questa collaborazione ha riscosso nel 2014 386.187 euro che sono stati interamente destinati all’abbattimento della pressione fiscale. Nella classifica regionale delle cifre recuperate dai comuni, sono presenti anche Montecchio Emilia con 198.162 euro e Casalgrande con 182.286 euro. Per comprendere l’importanza di questa azione, basta considerare che i comuni in questione hanno recuperato più di quello di Parma (125.730 euro).

Tornando invece alla classifica delle imposte recuperate in generale dall’Agenzia a seguito delle segnalazioni dei Comuni, dopo Reggio con i suoi 8,7 milioni c’è San Giovanni in Persiceto, comune del Bolognese di circa 28mila abitanti, con quasi 7 milioni di euro. Seguono Bologna (5,4 milioni), Modena (4,4) e Castel San Giovanni, 13mila abitanti nel Piacentino, con quasi 4 milioni di evasione scoperta. A livello provinciale guida Modena, con 21 milioni, poi c’è Bologna (19) e Reggio (13,8). I Comuni bolognesi, inoltre, registrano in un solo anno un aumento dell’evasione scoperto del 66%, pari a circa 8 milioni. 

Tra i casi scoperti nel reggiano quello di un pensionato tradito dalla la passione per i cani: si era ‘dimenticato’ di presentare la dichiarazione dei redditi. A carico del contribuente, che aveva allestito un allevamento di cani di razza, è stata accertata una maggiore imposta, già versata, di oltre 20mila euro. Dal 2009, quando è stata avviata la collaborazione, sono stati incassati 29,6 milioni, con 5.200 accertamenti realizzati e un’evasione accertata di circa 88 milioni. Nei primi tre mesi del 2015, inoltre, sono stati incassati circa 1,5 milioni, un dato in linea con la tendenza dello scorso anno. 

«In Emilia-Romagna siamo precursori di un’alleanza efficace e importante – ha detto Antonino Di Geronimo, alla guida della direzione regionale dell’Agenzia delle entrate (nella foto) – che ha portato a dei benefici per i Comuni. La regione è un esempio virtuoso per tutti; pensiamo a cosa si potrebbe fare se i Comuni delle altre regioni avessero queste capacità. L’accertamento porta a un doppio risultato: l’aumento delle risorse e una maggiore equità sociale».