“Dobbiamo cambiare lingua. Il consumatore sarà globale“

Alessandro Grande, direttore di Ascom: “Abbiamo le eccellenze? Impariamo a promuoverle“

Alessandro Grande, direttore dell’Ascom reggiana

Alessandro Grande, direttore dell’Ascom reggiana

Reggio Emilia, 22 ottobre 2014 - Alessandro Grande, direttore di Ascom Confcommercio, è tra gli ospiti del convegno «Dall’Expo alle smart communities, le eccellenze dell’Emilia Romagna. Il territorio di Reggio verso un’innovazione sostenibile»: un’occasione di dibattito organizzata dal Resto del Carlino e che avrà luogo giovedì a Scandiano.

Alessandro Grande, cosa sta facendo il commercio reggiano in vista dell’Expo?

«Stiamo allestendo una nostra vetrina di Reggio collegata al sito dell’Expo. Ma l’errore che non dobbiamo commettere è pensare che questa vetrina virtuale sia l’unico strumento per ottenere un ritorno».

In che senso?

«Sette miliardi di consumatori hanno tante alternative: quindi non basta che siamo consci di avere diverse eccellenze. Dobbiamo iniziare a parlare nella lingua del consumatore di massa, altrimenti la nostra qualità resterà un valore solo per noi che la promuoviamo».

Expo quindi non è un punto d’arrivo.

«No, è una tappa intermedia. E sono preoccupato dal fatto che gli unici due enti portatori di una visione di area vasta, Provincia e Camera di Commercio, siano in un processo di indebolimento».

Che ruolo ha il piccolo commercio in prospettiva?

«A Reggio abbiamo un piccolo bar di Novellara che, innovando, ha vinto un premio internazionale. E abbiamo il caso Brico. Veniamo da una stagione in cui il ritornello dominante è stato: grande è bello. Vediamo che fine sta facendo questo modello. Anche in periferia ci sono migliaia di metri quadri commerciali vuoti. Per questo innovazione non è solo qualcosa che attiene il campo scientifico: significa innovare i processi, il modo di presentare il prodotto e venderlo».