Lo strazio dei genitori di Fabio: “Restituiteci il corpo“

I parenti del giovane cuoco ucciso in Francia: “Vogliamo riportarlo a Rolo per i funerali“. Si aspetta il nulla osta della autorità francesi

Fabio Bassoli, il cuoco trentenne ucciso in Francia

Fabio Bassoli, il cuoco trentenne ucciso in Francia

Rolo (Reggio Emilia), 12 ottobre 2015 - Una coppia di genitori chiusa totalmente nel dolore per la prematura e drammatica fine del loro unico figlio. Porte chiuse, nessuna risposta al telefono.

Nella casa di via Preti a Rolo sono accolti solo gli amici più cari. Che in questi giorni non hanno mai fatto mancare l’appoggio a mamma Enrica e a papà Claudio, genitori di Fabio Bassoli, il cuoco trentenne trovato senza vita nove giorni fa in un boschetto a una quindicina di chilometri da Aubenas, dove si era trasferito ormai da oltre dieci anni: prima a lavorare come cuoco in un ristorante transalpino, poi a gestire un’attività di ristorazione ambulante, in feste e fiere, proponendo un menù italiano con una cucina mobile attrezzata su un furgone.

I familiari preferiscono non rilasciare dichiarazioni. «Chiediamo solo che ci venga restituito il corpo di Fabio, che vorremmo riportare a Rolo per i funerali», hanno confidato agli amici più cari.

Un’attesa snervante, quella dei coniugi Bassoli, che nella loro abitazione rolese sperano da un momento all’altro di avere notizie sul nulla osta per il rimpatrio del feretro.

Ma perché nessuno dei familiari si è precipitato in Francia non appena saputo della morte del giovane cuoco? «Semplicemente perché – spiega un parente – da più parti è stato consigliato di non recarsi sul posto, in quando il cadavere è ancora «sotto procura», a disposizione dell’autorità giudiziaria francese, in attesa che si completi la prima parte delle indagini. E’ stato consigliato di restare a casa, in quanto un’eventuale trasferta in Francia sarebbe stata del tutto inutile. Ci sono però degli amici di Fabio (e, pare, anche una fidanzata, ndr) a seguire la situazione dal posto. Sono loro a tenere informati i familiari sulla vicenda».

Aggiornamenti che finora sono arrivati letteralmente con il contagocce, forse anche per la difficoltà del lavoro degli investigatori, alle prese con diverse piste da battere e con scarsi risultati ottenuti dalla perquisizione dell’appartamento occupato da Fabio e dagli interrogatori a cui sono stati sottoposti i suoi amici.

Certa è la «morte violenta» del cuoco reggiano, confermata dall’autopsia eseguita nei giorni scorsi dagli esperti di medicina legale di Nimes. Ma il momento del rilascio del nulla osta per il rimpatrio sembra essere ormai imminente. A quel punto sarà possibile trasferire il feretro dalla Francia a Rolo dove, per volontà dei genitori, si svolgeranno i funerali.

Ieri mattina è stato il sindaco Fabrizio Allegretti a far visita a Claudio ed Enrica Bassoli, per portare loro il cordoglio dell’intero paese. E’ stata una visita breve, ma che è stata molto apprezzata dai coniugi in lutto.

Per loro sono giornate davvero difficili. Mamma Enrica, cuoca di professione e insegnante di cucina, è rimasta molto provata dalla notizia della scomparsa del figlio, tanto che nei giorni scorsi si è reso necessario il trasporto in ospedale. E tuttora risultano in corso le terapie per far fronte al tremendo choc.