«Ho lasciato il lavoro per inseguire il sogno della start up»

Alessandro Iotti, laureato in Economia, a 28 anni ha detto addio al ruolo di manager nella Siemens e, insieme ad altri due reggiani, Vittorio Guarini e Giovanni Azzali, ha creato Fazland, una nuova azienda di successo

TALENTO Alessandro Iotti

TALENTO Alessandro Iotti

Reggio Emilia, 29 aprile 2015 - LASCIARE tutto per un’idea. Detto oggi sembra da pazzi, ma tre giovani reggiani hanno abbandonato un lavoro stabile e remunerativo per inseguire un sogno. Tra questi Alessandro Iotti, uno dei fondatori di Fazland, che incontriamo alla giornata di scouting per la Start Cup che si è tenuta ieri al campus San Lazzaro. Alessandro, laureato in Economia, a 28 anni ha lasciato un lavoro da manager nella Siemens e, insieme ad altri due reggiani, Vittorio Guarini e Giovanni Azzali, ha creato Fazland (www.fazland.com), una delle start up di successo.

Alessandro, che cos’è Fazland?

«Fazland è una piattaforma che permette alle persone di ricevere e confrontare preventivi nel mondo dei servizi per la casa. Se ho un bisogno di un imbianchino, quali professionisti sono interessati a fare questo lavoro? Alle aziende permettiamo di digitalizzarsi mettendole in contatto, tramite un piccolo investimento, con i clienti. Le aziende si registrano gratuitamente ma nelle richieste di lavoro non vedono i recapiti dei clienti che possono vedere questi contatti acquistando pacchetti che vanno dai 40 euro in su. Il costo è proporzionato al volume d’affari dell’azienda, creando un business personalizzato».

Come è nata l’idea?

«Eravamo in birreria in Danimarca, dove abitavo per lavoro, con un amico che doveva imbiancare casa. Ovviamente per il problema della lingua e la paura di essere fregati non sapeva come fare. Non trovando siti del genere iniziamo a lavorarci noi».

E poi?

«Poi abbiamo impiegato due anni di lavoro per creare il prototipo del sito. Ci siamo dati degli obiettivi chiari da raggiungere con una tattica e una strategia ben definita. Nel 2013 abbiamo trovato un investitore che ha creduto nella nostra idea e nel luglio dello stesso anno la piattaforma era online. Oggi abbiamo 15.000 aziende iscritte al sito e 200 richieste di preventivo al giorno. Abbiamo un piano di crescita di 3-5 anni che stiamo seguendo abbastanza bene. Siamo partiti in tre ma adesso il team è composto da 10 persone e stiamo cercando nuovo personale. Abbiamo già due siti di Fazland attivi in Germania e Romania».

Tre consigli per dei giovani startupper?

«Di non pensare che sia facile perché la storia delle start up è troppo romanzata. Si conoscono bene quelle che ce l’hanno fatta ma dietro ce ne sono centinaia che sono fallite. Secondo consiglio non iniziare da soli e scegliersi bene i colleghi di lavoro. Ultimo consiglio è di non mollare mai e tenere duro».