Venerdì 19 Aprile 2024

«Fermiamo i ladri in val d’Enza». I sindaci “aprono” alle ronde

Un importante summit in prefettura tra amministratori e forze dell’ordine

I sindaci Carletti (Bibbiano), Musi (Canossa) e Moretti (Sant’Ilario)

I sindaci Carletti (Bibbiano), Musi (Canossa) e Moretti (Sant’Ilario)

Reggio Emilia, 23 gennaio 2015 - Si è svolta in prefettura una riunione del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza che ha fatto sedere allo stesso tavolo i sindaci della Val d’Enza e il Prefetto di Reggio. Una discussione dalla quale, alla fine, sono uscite due proposte: l’installazione di telecamere intelligenti e l’accordo con volontari per poter aumentare il controllo del territorio.

A chiedere l’incontro, nei giorni scorsi, erano stati gli stessi sindaci con l’obiettivo di condividere strategie mirate al contrasto dei reati predatori, che destano allarme tra i cittadini del territorio. All’incontro erano presenti il Presidente della Provincia Giammaria Manghi, il Questore Isabella Fusiello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Paolo Zito, il Capitano Domenico Pilò della Guardia di Finanza e il Commissario Giuliano Savelli del Corpo Forestale.

«ABBIAMO atteso l’insediamento del nuovo Prefetto Raffaele Ruberto - ha dichiarato Enzo Musi, Presidente dell’Unione - per incontrare i vertici istituzionali e per riaffermare congiuntamente, sulla base di progetti concreti e azioni condivise, che il contrasto ai reati predatori rappresenta una priorità di tutte le istituzioni locali, in quanto tali reati minano dalle fondamenta la coesione delle comunità».

Gli stessi sindaci hanno presentato il progetto di rafforzamento del sistema di videosorveglianza dei principali varchi stradali della val d’Enza, mediante l’installazione di telecamere (circa 20) in grado di leggere le targhe delle auto in transito, segnalando in tempo reale veicoli sospetti (due di tali dispositivi sono già attivi in via sperimentale sul territorio).

In particolare si è concordato di attivare uno specifico sistema di telecamere dedicate al controllo del Casello autostradale di Caprara, sotto la diretta regia della Prefettura e del Comando Provinciale Carabinieri, che provvederanno a tenere i contatti con la Società Autostrade.

«A FRONTE di tali progetti si è condiviso inoltre con le Forze dell’Ordine, - spiega la nota del sindaco Musi, presidente dell’Unione Val d’Enza - la necessità di realizzare una rete di collegamento-dati che integri la val d’Enza in un sistema più ampio, per ottenere una maggiore reattività e prossimità della risposta in caso di bisogno».

C’è poi la novità, decisamente importante, di una possibile convenzione con il volontariato per il controllo del territorio. I sindaci hanno così dato un primo via libera alla possibilità di avere delle “ronde”. Hanno infatti proposto di valutare il coinvolgimento delle realtà associative dei territori per contribuire (su base volontaria e a fronte di specifiche convenzioni) a potenziare la rete informale di controllo del territorio. Un obiettivo al quale possono concorrere anche singoli cittadini grazie all’imminente sperimentazione della figura dell’Assistente Civico.

Durante l’incontro è emerso anche che le forze dell’ordine hanno rafforzato il costante e intenso impegno sui territori, sia di tipo preventivo che repressivo, grazie anche a dotazioni straordinarie di organico.

SULLA prevenzione, in particolare, si è evidenziato come siano stati incrementati i fogli di via e gli avvisi orali, che hanno allontanato soggetti (tra cui diversi nomadi) nullafacenti e non domiciliati nei territori a seguito di precise e circostanziate verifiche.

Infine dalla riunione è scaturita anche l’opportunità che le istituzioni condividano periodicamente con i cittadini le informazioni oggettive sui reati, in modo da implementare strategie mirate alle situazioni che si vivono nelle varie realtà.