Fondazione Manodori, il bilancio 2014 chiude in attivo di 3,5 milioni

Il patrimonio della Fondazione ammonta a 203 milioni con un incremento di oltre 3 milioni rispetto al 2013

Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori

Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori

Reggio Emilia, 28 aprile 2015 - Via libera del Consiglio generale della Fondazione Manodori di Reggio Emilia al bilancio 2014, che si chiude con un avanzo di 3.559.833 euro, “riconfermando un andamento positivo nonostante l’andamento dei mercati finanziari investiti dalla crisi”. Il patrimonio della Fondazione ammonta oggi a 203 milioni con un incremento di oltre tre milioni di euro rispetto al 2013. Prosegue inoltre il percorso di diversificazione del patrimonio, con la riduzione della partecipazione in Unicredit, di cui sono state vendute tre milioni di azioni nel 2014, e si riconfermano gli investimenti in Iren, Enel e nel Banco Popolare.

La fondazione ha investimenti anche nella Cassa depositi e prestiti e in numerose realta’ locali, come ParCo, Studio Alfa, Reggio Emilia Innovazione, Crpa, Ifoa, Reggio Children. L’anno scorso e’ stato inoltre varato un nuovo statuto che modifica alcune regole per la definizione degli organi e fissa criteri piu’ rigorosi nei casi di conflitto d’interesse, incompatibilita’, ineleggibilita’ dei consiglieri. Nella stesura del nuovo statuto si e’ tenuto conto delle istanze raccolte nel corso di numerosi incontri con rappresentanti di enti, istituzioni del territorio e della comunita’ di riferimento, nonche’ degli orientamenti espressi dalla Carta delle Fondazioni emanata dall’Acri.

“La fondazione Manodori - sottolineano ancora dall’ente - ha redatto il bilancio d’esercizio tenendo conto delle linee guida dell’International Reporting Committee ed altri parametri nazionale ed internazionali, inserendolo in un report integrato che illustra tutta la propria attività a favore del territorio reggiano e il dialogo costante con gli interlocutori istituzionali e con la comunità”. In particolare il report integrato valuta l’impatto sociale prodotto direttamente e indirettamente dall’attività della fondazione e si configura “come uno strumento innovativo di trasparenza e monitoraggio dei risultati”. In linea con gli impegni presi per il futuro, sono infine state confermate le erogazioni nei settori considerati prioritari, assicurando il sostegno a numerose realta’ che operano nel welfare, nella scuola, nella sanita’ e nella cultura.