Forza Italia, riunione a lume di candela

Sede senza corrente. Filippi: “Non posso pagare tutto io“

Fabio Filippi

Fabio Filippi

Reggio Emilia, 29 ottobre 2014 - Hanno cominciato la riunione con le finestre aperte: non tanto per il caldo, quanto per far filtrare la luce dei lampioni all’interno delle stanze, dove l’impianto elettrico risultava non più funzionante. Poi sono arrivati i rinforzi, ovvero le candele: alcune di queste dei veri e proprio ceri votivi, con sopra l’effigie di Padre Pio. Nessuno poteva immaginare che Forza Italia si sarebbe trovata a dover tenere delle riunioni al buio, ma è esattamente quanto avvenuto giovedì sera scorsa: sede aperta per raccogliere le firme in vista delle elezioni regionali, ma attività difficoltosa per mancanza di collegamento alla rete elettrica. Il responsabile della sede storica di via Roma, Fabio Filippi, ha smesso di pagare le bollette e ha disposto il distacco. Basta, «dopo aver speso in questi anni almeno centomila euro tra partito nazionale e locale».

E così, come il leader nazionale Silvio Berlusconi sconta restrizioni dell’agibilità politica, il partito a livello locale è andato incontro a problematiche di agibilità della sede non indifferenti. Una metafora delle condizioni di difficoltà che attraversa Forza Italia, che ha una situazione economica sicuramente non florida ereditata dal Pdl.

Ma cosa ha portato Fabio Filippi a chiedere il distacco della luce della sede? A quanto è stato possibile ricostruire, il coordinatore provinciale pro tempore aveva raccolto, grazie alla sottoscrizione di 7 – 8 esponenti di Forza Italia, una cifra con cui gestire la sede fino a luglio. Poi a fine luglio ecco il cambio al vertice del partito locale: fuori Fabio Filippi, dentro Gianluca Nicolini. A quel punto, le versioni discordano: Filippi sostiene di aver pagato affitti e utenze anche in seguito a luglio; di sicuro il coordinatore Nicolini non lo ha fatto, perché le utenze erano intestate a Filippi.

Il quale prova a spiegare quanto accaduto: «Io non pago – dice l’ex consigliere regionale - Abbiamo staccato tutto, acqua, gas, telefono. Nicolini se ne doveva preoccupare prima: io l’ho avertito a fine luglio. Il coordinatore Nicolini è inefficiente e lo è pure il responsabile regionale Palmizio, che si doveva mettere in azione per risolvere il problema. Dal primo novembre la proprietaria dei locali riavrà le chiavi della sede. Dove si trasferirà Forza Italia? Beh, spero che Nicolini risolva la situazione».

E il coordinatore Nicolini come risponde? Dando una ricostruzione dei fatti diversa: «La mia nomina a coordinatore è stata ratificata da pochissimo tempo, fino alla settimana scorsa non avevo neanche le chiavi della sede. Filippi non mi ha mai parlato di difficoltà nei pagamenti, con il rischio di una imminente rescissione del contratto di fornitura Enel. Il 99% delle sue ultime telefonate era per cercare di spingere la sua candidatura alle elezioni regionali. Filippi non ci fa una gran figura in questa vicenda. In ogni caso dalla prossima settimana, dopo l’avvio della campagna elettorale, risolveremo il problema della sede».

A cercare di stemperare le polemiche è l’ex coordinatrice Roberta Rigon: «E’ stata una bella serata a lume di candela - afferma – ma alla fine, nonostante le difficoltà, la lista l’abbiamo presentata, grazie al forte impegno dei consiglieri».