Giallo, titolare di azienda edile trovato morto nel garage

Aveva 41 anni: tragica scoperta della moglie. L'ipotesi più probabile: suicidio. Indaga la Procura

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Reggio Emilia, 29 novembre 2015 - DRAMMA a Massenzatico: qui un uomo di 41 anni, titolare di un’impresa edile, è stato trovato senza vita dalla moglie. La tragica scoperta risale a venerdì sera, quando la donna, rientrando in casa alle 19, ha visto che l’uomo era appeso a una corda nel garage e non dava più segni di vita. Sono accorsi gli operatori del 118, ma per lui non c’era più nulla da fare. Secondo una prima osservazione – ma totale chiarezza potrà venire solo dall’autopsia – il decesso risaliva a qualche ora prima. Il 41enne era titolare di un’impresa edile.

Nella frazione è accorsa la polizia: i primi rilievi hanno accertato che la morte va ricondotta a un gesto volontario. La salma è stata poi ricomposta e portata all’obitorio di Coviolo, dove rimane a disposizione del pm Maria Rita Pantani che deciderà se disporre l’autopsia.

Stando a quanto ci racconta il cognato, il 41enne lavorava da più di vent’anni nel settore dell’edilzia dapprima con alcuni parenti, per poi mettersi in proprio. Tuttavia negli ultimi anni l’uomo avrebbe attraversato, così come tanti altri operatori del settore, un periodo di difficoltà. Problemi a cui si sarebbe sommato il pagamento del mutuo della casa. Il parente nega che, almeno a sua conoscenza, ci siano problemi di prestiti o usura non risolti. La polizia, coordinata dal pm Maria Rita Pantani, sta facendo comunque alcuni accertamenti: il magistrato al momento non ha dato il via libera per la sepoltura. La salma rimane a Coviolo in attesa di ulteriori disposizioni e dunque la data dei funerali dev’essere ancora fissata.

Gli inquirenti vogliono capire se il tragico gesto possa essere ascritto a un momento di disperazione dettato da una difficoltà puramente personale o se possa essere stato indotto da altre circostanze. In questi anni sono stati numerosi i casi di imprenditori che, per onorare i prestiti, si sono rivolti a usurai per farvi fronte, finendo così in una spirale senza uscita. Un vicino di casa lo ricorda così: «Un ragazzo educato e buono». Oltre alla moglie, l’uomo lascia i genitori, due fratelli e una sorella .