Mercoledì 8 Maggio 2024

Maxi giro di cocaina, otto nei guai: coinvolti insospettabili della borghesia reggiana

Operazione Odissea, i carabinieri hanno eseguito le ordinanze cautelari. Documentate oltre 2mila cessioni di droga dietro la regia di imprenditori, professionisti e commercianti (VIDEO)

Cocaina

Cocaina

Reggio Emilia, 20 dicembre 2014 - Eseguite otto misure cautelari per droga. Nel maxi giro di cocaina, stroncato dai militari, coinvolti anche insospettabili imprenditori e commercianti reggiani (VIDEO)Con l’operazione Odissea gli uomini dell’Arma hanno documentato oltre 2.000 cessioni di sostanze stupefacenti, ricostruendo un vasto giro di droga, prevalentemente cocaina, che andava avanti, grazie anche alla regia di insospettabili commercianti e imprenditori reggiani, da oltre 6 anni.

Nelle prime ore di oggi a Reggio Emilia e provincia i carabinieri hanno dato esecuzione a otto provvedimenti cautelari emessi dal Gip del tribunale di Reggio Emilia, Antonella Pini Bentivoglio, su richiesta del pm Giacomo Forte, sostituto presso la Procura reggiana e titolare dell’inchiesta.

All’anagrafe commercianti e imprenditori, di fatto erano broker dello spaccio che avevano creato una fitta rete della compravendita di cocaina che acquistavano, prima di immetterla sul mercato dai grossisti, due fratelli tunisini, finiti in manette nell’ambito dell’inchiesta. Tra broker reggiani e i grossisti stranieri spiccava anche la figura dello spacciatore freelance (un milanese residente in provincia), cioè colui che acquistava lo stupefacente nell’hinterland di Milano per poi immetterlo nel mercato reggiano. 

In manette sono finiti i fratelli Khaled (25enne) e Ziad Sellami (20enne), entrambi residenti a Reggio Emilia (ritenuti i “grossisti”), il 48enne falegname Luca Capello, nato a Milano e residente a Vezzano sul Crostolo, ritenuto il freelance dello spaccio. Nei guai sono finiti anche un 47enne titolare di un officina meccanica e un allestitore di stand 43enne sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia, un odontotecnico 30enne sottoposto alla misura del divieto di dimore nel Comune di Vezzano sul Crostolo e altri 2 reggiani: un meccanico 43enne e un elettricista 48enne sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tutti residenti nella fascia pedemontana della provincia reggiana. 

Secondo le risultanze investigative, i “broker” si ritrovavano in un bar del paese, dove raccoglievano le ordinazioni dei numerosi clienti che soddisfacevano acquistando la cocaina dai grossisti (i due fratelli tunisini). Un ruolo importante l’aveva anche il “freelance” che immetteva nel mercato reggiano la cocaina acquistata a prezzi più convenienti nel mercato milanese. I carabinieri sono partiti dai numerosi clienti, in prevalenza giovani della Reggio bene (imprenditori e commercianti), dalla cui audizione è stata ricostruita una fitta rete di spaccio di cocaina, ma anche hascisc e marjuana.