«Apriremo il terzo Mc Drive a Reggio»

L’amministratore delegato della multinazionale: «Il progetto è già stato approvato» Gli ingredienti di McDonald's arrivano dall'Emilia Romagna

Un vassoio Mc Donald's

Un vassoio Mc Donald's

Reggio Emilia, 3 marzo 2015 - «L’ASSE Bologna-Reggio per Mc Donald’s è quello più remunerativo dopo Roma e prima di Milano. Per questo sono previste fino a tre nuove aperture a Bologna e una a Reggio è già in dirittura d’arrivo. Il progetto definitivo è stato appena approvato, i locali ci sono già». Parola di Roberto Masi, ad di McDonald’s Italia. «Sarà un McDrive nella prima periferia ed è il nostro terzo ristorante a Reggio».

Dopo tanti rumors, arriva dunque la conferma ufficiale: aprirà a Reggio un altro Mc Donald’s (in realtà è il quarto, se si conta anche quello della stazione di piazzale Marconi).Ancora da chiarire, però, se si tratti proprio di quello nell’area di Baragalla che, nei mesi scorsi, aveva scatenato furiose polemiche e la nascita di un comitato, che su Facebook aveva scelto l’eloquente denominazione ‘No McDonald’s Baragalla’.

«DOPO la costruzione del nuovo ipermercato Coop a Casale di Rivalta, dopo il progetto del nuovo supermercato Conad (sempre in zona Baragalla) ora si prospetta un fast food in un’area residenziale – si legge nella presentazione del gruppo –. Non siamo a prescindere contro McDonald’s ma pensiamo che a Reggio Emilia siano sufficienti i punti vendita già presenti e che nella zona Sud, già presa di mira da mega progetti privati, si debba pensare a valorizzare meglio gli spazi (dialogando anche con i privati)».

SULL’ARGOMENTO, il 14 ottobre 2014, era intervenuto anche l’assessore all’urbanistica, Alex Pratissoli, in risposta all’interpellanza del Movimento 5 Stelle sulle voci dell’approdo di un nuovo ristorante McDonald’s in zona Baragalla. «Baragalla è una zona sensibile, massima attenzione prima di rilasciare autorizzazioni – diceva Pratissoli –. L’amministrazione non ha dato alcun parere tecnico in merito, nessuna richiesta di autorizzazione», insisteva l’ottobre scorso l’assessore. «È comunque un’ottima notizia, la partita è sulla visione futura di Casale di Rivalta», commentavano gli attivisti di Baragalla.

«INDIPENDENTEMENTE dal futuro, prima di rilasciare autorizzazioni, avremo massima attenzione sull’area Baragalla e Statale 63, una zona sensibile e come tale andrà trattata», concludeva Pratissoli. Gli attivisti di Baragalla in pochi giorni avevano raccolto il consenso di più di mille persone, di un gruppo di attivisti australiani e raccolto decine e decine di firme di cittadini residenti in diverse zone della città «a dimostrazione – dicevano – che questo è un problema sentito da tutta Reggio e non solo da un piccolo quartiere. Vigileremo perché l’amministrazione tenga fede alle proprie parole».

Ora si attendono le comunicazioni ufficiali sulla collocazione del nuovo punto vendita del fast food. Le carte, comunque, sono già state firmate. Così dice l’amministratore delegato.