Minaccia di morte i carabinieri Poi danneggia la caserma

Aveva l’obbligo di firma, dopo la nuova denuncia è ai domiciliari

FILMATO L’uomo mentre spezza il braccio meccanico del cancello automatico della caserma, a destra in basso i diffusori audio strappati

FILMATO L’uomo mentre spezza il braccio meccanico del cancello automatico della caserma, a destra in basso i diffusori audio strappati

Reggio Emilia, 23 marzo 2015 - In attesa di processo per rispondere davanti al giudice del reato di resistenza a pubblico ufficiale, un uomo di 43 anni ha beneficiato dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ma quando si presentava in caserma non appariva certo ravveduto. Minacce di morte e offese rivolte ai carabinieri, fino a danni strutturali provocati alla caserma. All’ennesimo atteggiamento scorretto, è stata inviata all’autorità giudiziaria una relazione di quanto accaduto. E il giudice ha sostituito l’obbligo di presentazione in caserma con gli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda è un 43enne originario della Campania e residente a Correggio. Oltre all’obbligo di restare in casa, a suo carico si aggiunge pure la denuncia dei carabinieri correggesi per i reati di minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale, oltre al danneggiamento aggravato.

Il primo «show» del 43enne si era verificato in febbraio. Si era presentato caserma per firmare, come deciso dal giudice, ma senza alcun apparente motivo, mentre si trovava in sala d’attesa, aveva iniziato a offendere i militari presenti, minacciandoli esplicitamente di morte, anche in presenza della moglie. Dopo essere riusciti a calmarlo, i carabinieri lo hanno denunciato, per poi rilasciarlo.

Venerdì sera, però, l’uomo si è presentato in caserma spintonando due stranieri che stavano uscendo. E quando il militare di servizio lo ha invitato a tenere un atteggiamento più consono, è tornato a inveire, minacciandolo di morte. E all’arrivo del comandante ha strappato i diffusori audio della sala d’attesa per poi lanciarli allo stesso maresciallo. È poi uscito spezzando il braccio meccanico del cancello automatico pedonale.

I carabinieri, oltre a denunciare l’uomo, hanno pure relazionato al gip del tribunale. E il magistrato, concordando con le richieste dei carabinieri e ritenendo grave la condotta dell’uomo, ha inasprito la misura, disponendo per il 43enne gli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri al diretto interessato, il quale non potrà più recarsi in caserma o altrove. Fino a diversa disposizione del giudice.