Morto sulla pista da cross, cinque indagati

La Procura di Cremona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte di Enrico Bertazzoni

Enrico Bertazzoni è morto al ‘Cross Park Torre’ di Torre dè Picenardi (Rastelli)

Enrico Bertazzoni è morto al ‘Cross Park Torre’ di Torre dè Picenardi (Rastelli)

Reggio Emilia, 67 febbraio 2016 - LA PROCURA della Repubblica di Cremona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte di Enrico Bertazzoni, imprenditore di 47 anni di Rio Saliceto il cui decesso era avvenuto il 24 gennaio scorso dopo una rovinosa caduta sulla pista di motocross di Torre dè Picenardi (Cremona).

Gli indagati sono cinque: i due titolari della pista e tre soccorritori. Le indagini sono volte a capire quali siano state le cause reali del decesso del centauro reggiano e se vi siano state delle responsabilità nei soccorsi.

Il presidente dell’associazione sportiva che gestisce la pista, Pierluigi Andronio, nelle fasi immediatamente successive alla tragedia, ha detto che a suo avviso i soccorsi sono giunti sul posto in ritardo (35 minuti) rispetto alla chiamata da lui fatta dopo la caduta dell’uomo.

Bertazzoni, a seguito dell’incidente, ha continuato a respirare, e una ragazza ha tentato di rianimarlo. L’uomo aveva accompagnato sulla pista da motocross il figlio poi aveva deciso di provare la sua moto, in preparazione ad una gara prevista del 28 febbraio. Dopo avere superato un ragazzino, ha fatto un salto ed è atterrato lateralmente. La moto è finita contro la recinzione e lui sul fondo della pista. L’uomo aveva il casco, ma non il collare.

L’uomo era iscritto al Smc Uisp di Carpi e frequentava con il figlio la pista di motocross di via Guastalla. La pista di Torre dè Picenardi è ancora sotto sequestro.