Le mostre, un viaggio nell’arte

Gli appuntamenti culturali da non perdere

Un’opera di Ulrika Segerberg alla Dispari&Dispari

Un’opera di Ulrika Segerberg alla Dispari&Dispari

Reggio Emilia, 1° marzo 2015 - Si merita l’appellativo di ‘viaggiante’, questa settimana, la nostra rubrica delle nuove mostre in città. Sì, perché gli artisti della collettiva Ecclesia ci portano metaforicamente in cammino fra le chiese reggiane in quello che Giuseppe Berti definisce un Atlante dello Spirito. Scopriremo insieme la prima personale in Italia di un’artista svedese che fa della transitorietà il suo principio ispiratore, nella sede di Dispari & Dispari. Dalla transitorietà alle figure di confine di Paola Ocello, che possiamo vedere in via San Zenone, mentre fuori dai nostri ‘confini’, a Modena, troviamo le splendide immagini del cinema d’antan, con le sue icone italiane e hollywoodiane. Andiamo in viaggio con l’arte!

Museo dei Cappuccini, Reggio. “Ecclesia, Suggestioni dalle chiese reggiane” è un ipotetico viaggio attraverso gli edifici religiosi della diocesi, tradotti in opere pittoriche, scultoree, fotografiche e digitali da 24 autori iscritti al Circolo degli Artisti.  Numerosi visitatori si sono presentati al Museo per l’inaugurazione della collettiva, che vede una quarantina di opere realizzate per l’occasione da Marco Arduini, Alessandra Binini, Maria Grazia Candiani, Caterina Coluccio, Lorenzo Criscuoli, Antonella Davoli, Guido Ferrari, Barbara Giavelli, Stefano Grasselli, Nero Levrini, Roberta Lodi Rizzini, Daniele Lunghini, Clara Matelli, Epifanio Mestica, Annalisa Mori, Aida Palmieri, Carmen Panciroli, Eugenio Paterlini, Oscar Piovosi, Rodolfo Pisi, Sergio Rabitti, Michele Sassi, Donatella Violi, Enzo Zanni. «Il tema – afferma Tiziano Ghirelli – è complesso per chi rappresenta la “sua” chiesa/Chiesa; non di meno per chi vuole capire il concetto che persone dotate di una particolare sensibilità hanno della Chiesa oggi». «Cos’è la Chiesa per un artista?». Questa la domanda posta da Enrico Manicardi. «È un monumento, ben riconoscibile, di pietre e mattoni, o è anche qualcosa d’altro? Cos’è la Chiesa per coloro che credono? E per quelli che non credono?». «Le chiese sono edifici, quindi materia inanimata», aggiunge Daniele Lunghini. «La domanda allora è: gli edifici sono laici? Qualcuno dovrebbe spiegare perché, al cospetto di alcuni luoghi, veniamo inondati dalla magia». La mostra è visitabile fino al 22 marzo, di sabato ore 16-19 e domenica ore 10-12 e 16-19. Ingresso gratuito.

Dispari&dispari, Reggio. Lo spazio espositivo ospita fino al 24 aprile “Move, Your Body”, personale di Ulrika Segerberg (Eskilstuna, 1976) che vede opere recenti in dialogo con l’idea di “transitorietà”. La metamorfosi e la ridefinizione del ruolo dell’opera d’arte sono il cardine su cui ruota tutto il lavoro della Segerberg e la chiave di lettura per comprendere i lavori presentati. Artista eclettica e dotata di uno stile personalissimo, si esprime attraverso il collage, la pittura, la scultura e la performance. Lavora con un nutrito repertorio di materiali tessili, modellati, intagliati, dipinti, cuciti e con manufatti industriali di varia natura, aggregati in opere straordinarie e spettacolari. Questi “collage” tridimensionali sono relazionati con la figura umana, con parti anatomiche e con oggetti come abiti, utensili, selle da motocicletta, guanti, occhiali.

1.1_Zenone Contemporanea, Reggio. La galleria di Via San Zenone presenta la mostra di Paola Ocello, “Dal nulla”. Scrive il curatore Sebastiano Simonini: «Sono figure di confine, che potrebbero allontanarsi fino a scomparire o rendersi via via più nitide nell’incedere verso l’osservatore. In Paola Ocello la decifrabilità risiede nella risposta che dovremmo dare alla domanda “chi sono, cosa fanno, cosa chiedono” questi soggetti, che ci interrogano, impellenti, con lo sguardo. Apparentemente ingenuo il segno della Ocello è al contrario profondo e meditato, le pennellate si uniscono vibranti nel dare forma ai personaggi». info: +39 335 8034053.

Palazzo Santa Margherita, Modena. Nell’istituzione modenese è in corso la bellissima mostra “The Cinema Show. Fotografie dalla Collezione della Galleria civica di Modena”, opere dalla Raccolta della Fotografia del museo. La selezione delle immagini, tutta dedicata all’immaginario cinematografico, abbraccia un secolo di cinema, dalle foto di Anton Giulio Bragaglia prese sul set del suo “Thaïs” nel 1917, fino ai protagonisti italiani e internazionali degli ultimi anni: da Woody Allen a Robert De Niro, da Carlo Verdone a Paolo Sorrentino. E’ l’occasione per riscoprire opere note accanto a capolavori inediti recentemente acquisiti dal museo. Fra i protagonisti: Roberto Benigni, Ingrid Bergman, Tony Curtis, Gérard Depardieu, Marlene Dietrich, Federico Fellini, John Houston, Klaus Kinski, Marcello Mastroianni, Marilyn Monroe, Nanni Moretti, Pier Paolo Pasolini, Totò, Luchino Visconti. Tra i fotografi: Philippe Antonello, Enrico Appetito, Franco Bellomo, Anton Giulio Bragaglia, Jean-François Bauret, Giovanni Cozzi, Chico De Luigi, Franco Fontana, David Gamble, Marcello Geppetti, Pino Guidolotti, Horst P. Horts, Emilio Lari, Erich Lessing, Gina Lollobrigida, Umberto Montiroli, Luciana e Ugo Mulas, Claude Nori, Gabriele Pagnini, Federico Patellani, John Phillips, Roger Pic, Pierluigi Praturlon, Paul Ronald, Gianfranco Salis, Enrica Scalfari, Tazio Secchiaroli, Pino Settanni, Angelo Turetta, Mario Tursi, Leigh Wiener.

La mostra resterà in sala grande a Palazzo S. Margherita fino al 7 giugno.

Pausa... da Danilo. Perché non approfittare della visita alla mostra cinematografica per concedersi una pausa mangereccia al ristorante da Danilo, in centro a Modena? Prima di tuffarsi in una nuova esposizione, molto attesa.

Galleria Mazzoli, Modena. Sabato 7 marzo alle 18,30 la galleria Mazzoli presenta per la prima volta una personale di Salvo. In mostra vi sono opere mai esposte in precedenza che l’artista ha realizzato negli ultimi due anni, dipinti di diverso formato in cui Salvo ha rappresentato i temi e i luoghi a lui cari: la Germania, l’Islanda, la Sicilia, la Puglia, la Calabria, Venezia, scorci d’Oriente, l’Egitto, l’Oman, le stagioni. Una panoramica sul mondo magico dell’artista siciliano di nascita e torinese di adozione. Come possiamo leggere nel testo di Renato Barilli del catalogo della mostra Salvo “...sembra quasi dipingere con la luce”.

Galleria 2000&Novecento, Reggio. Gli spazi di Via Emilia San Pietro 21 ospitano fino al 19 aprile “Ordine e disordine. Astrazione e figurazione nell’arte del Novecento”, opere realizzate da protagonisti della scena italiana, dagli anni ’40 ad oggi. Il titolo fa riferimento all’omonima serie di Alighiero Boetti, uno dei principali rappresentanti dell’Arte Povera. Oltre a tre carte di Boetti, dipinti di Bruno Cassinari e Ennio Morlotti, le liriche astrazioni di Enrico Della Torre e le composizioni di Luciano Bartolini. Completano il percorso, Capogrossi, Galliani, Gastini, Griffa, Ghirri, Manfredi, Mattioli, Migliori, Morandi, Savelli, Schifano e Valentini, nonché un’incisione di Antonio Ligabue del 1940 circa. Orari: tutti i giorni, 10 – 12,30 e 16 – 19,30. Aperta la domenica. Info: 0522 580143.

 

Galleria Rezarte, Reggio. Fino al 6 aprile è in corso “Ancora possibile”, personale di Carlo Cane a cura di Alberto Agazzani, catalogo NFC Edizioni. Ventidue dipinti inediti, opere ad olio e tecnica mista di nuova produzione nelle quali l’autore traduce la bellezza della natura, testimoniando che è “Ancora possibile” associare alla pittura una funzione estatica, per farci sognare e lenire il malessere generato dalla società contemporanea. Orari: martedì, venerdì e sabato, 9-12.30 e 16-19.30, mercoledì e giovedì ore 9-12.30.