Rubrica del cinema, da Hollywood a Reggio Emilia

Panoramica sui premi degli Academy Awards consegnati al Dolby Theatre

Joaquin Phoenix in Vizio

Joaquin Phoenix in Vizio

Reggio Emilia, 24 febbraio 2015 - Sarà una parata di stelle, quella degli Academy Awards appena consegnati al Dolby Theatre di Hollywood – ad annunciare in pompa magna le prossime uscite nelle sale reggiane. Vince l’attore. Con gli occhi che traboccano di immagini provenienti dalla Notte degli Oscar 2015, - sette ore palpitanti di emozioni in diretta da Los Angeles - che ha decretato il trionfo di Alejandro Gonzalez Inarritu e del suo Birdman (4 statuette, fra cui miglior film e regia) a noi echeggia una battuta, pronunciata da Edward Norton: “Feed me a line”. Rivolta a Michael Keaton, protagonista immenso, poi battuto al fotofinish da Eddie Redmayne, “lanciami una linea di copione” racchiude l’essenza dell’Attore. La necessità di far nutrire la sua arte da un collega che gli lancia l’imbeccata, e allo stesso tempo di nutrirsi del suo cibo, le battute del copione appunto. Per vivere. Per recitare. Di questo e dell’eterna angoscia di sopravvivere ai propri personaggi e ritrovare se stessi, momentaneamente smarriti fra un super eroe da strapazzo e una parte a Broadway, parla Birdman, il film dell’ego irrisolto. Il film che ogni attore aspirante tale o già del mestiere dovrebbe vedere. E che i membri dell’Academy Award hanno consacrato, preferendolo al favorito Boyhood di Richard Linklater.

Da Batman di Tim Burton a Birdman, il destino di Michael Keaton è in una maschera. Certo, se il risultato è così buono non snobberemo mai più i paladini degli Avengers. All’87a edizione degli Oscar l’arte cinematografica ha celebrato se stessa attraverso autentiche regine, da Cate Blanchett alla miglior attrice, finalmente, Julianne Moore per Still Alice. Toccante la sua risata liberatoria mentre accettava il premio dalle mani di Matthew McConaughey. Il suo discorso sull’importanza di stare vicino ai malati di Alzheimer fa il paio con quello commosso di Eddie Redmayne, splendido nei panni dello scienziato Stephen Hawking in La teoria del tutto, che dedica l’Oscar alle persone affette da Sla e alla loro voglia di lottare contro ogni avversità. Interessante fenomeno, agli Oscar, è l’osservazione delle facce degli sconfitti mentre eleggono il vincitore. In questo caso, il superbo J. K. Simmons, infernale maestro di conservatorio in Whiplash: il film lemme lemme si è portato a casa tre trofei e perfino la performance di Edward Norton in Birdman non ha potuto nulla contro il Terrence Fletcher di Simmons. Milena Canonero è l’italiana che celebriamo quest’oggi, Oscar ai costumi per The Grand Budapest Hotel. Un’artigiana di altissima classe che fa onore al cinema.

Tante le istantanee da red carpet che adorneranno i nostri ricordi per un pezzo: il selfie di gruppo con Clint Eastwood, Meryl Streep, Bradley Cooper e fidanzata Suki, impegnati a reggere un Oscar di Lego giallo, la sirena magrissima che è diventata Scarlet Johansson, oggetto delle attenzioni di John Travolta e, imprevista, quella fiaschetta colta fra le mani di Benedict Cumberbatch durante la cerimonia. Metacinema? Scomodiamo questa parola per la coppia Melanie Griffith e figlia Dakota Johnson. La diva nascente di 50 sfumature di grigio sfilava in abito rosso fiamma Yves Saint Laurent, sotto gli occhi affettuosi e adoranti della mamma star. Perché questo era: star system puro. Giunto al culmine della gloria e della bellezza con – eh sì – Lady Gaga nell’esibizione più elettrizzante della serata, sulle note di Tutti insieme appassionatamente. Ad abbracciarla, commuovendola fino alle lacrime, Julie Andrews. Che notte, ragazzi.

AL ROSEBUD DI REGGIO, INTANTO … Fervono i preparativi per accogliere il grande regista documentarista Frederick Wiseman, che terrà una lezione sabato 28 febbraio alle 17,30 e alle 21 presenterà il suo ultimo capolavoro National Gallery (prevendite in corso al cinema Rosebud).

QUANDO I SOGNI DANNO ENERGIA. Un luogo dello spirito da cui ripartire. Questo è Dreaming Alaska, lungometraggio indipendente parmigiano (girato con soli 10mila euro) scritto da Dario D’Ambrosio e diretto da Emanuele Valla, che ci insegna quanto i sogni che ricacciamo nel cassetto qualche volta, se perseguiti con passione, possono avverarsi. Il film indipendente, già disponibile in dvd e streaming, torna sul grande schermo, dove la voce dei sogni è più risuonante. Doppio appuntamento sabato 28 febbraio al teatro Aurora di Traversetolo (PR): alle 17.30 (con il commento audio live degli autori) e alle 21.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO IN TV. Diva Universal (canale Sky 133) presenta domenica 1 Marzo alle 22.55 in esclusiva Prima TV il corto “The phone call” che ha appena ricevuto l’Oscar 2015 per il Miglior Cortometraggio. Diretto da Mark Kirkby, interpretato da Sally Hawkins e da Jim Broadbent, il corto vede Heather che lavora in un call center di supporto psicologico. Quando riceve la chiamata di un uomo misterioso, non ha idea che quell’incontro cambierà la sua vita per sempre.

Ecco dunque le uscite nelle sale reggiane dal 24 febbraio al 2 marzo!!!

VIZIO DI FORMA di Paul Thomas Anderson, con Joaquin Phoenix, Benicio Del Toro e Reese Whiterspoon. Larry Doc Sportello è un detective privato di Los Angeles nel 1969. Dipendente dalle droghe e dai metodi insoliti, Sportello viene contattato da un’ex amante per risolvere un interessante caso che riguarda un’infedeltà coniugale, le istituzioni e un gruppo di poliziotti chiamati Bigfoot.

AUTOMATA di Gabe Ibáñez, con Antonio Banderas, Birgitte Hjort Sørense e Melanie Griffith. Anno 2044. La Terra sta andando verso la graduale desertificazione. L’umanità cerca faticosamente di sopravvivere a un ambiente sempre più ostile. La scomparsa della razza umana è appena cominciata. La tecnologia tenta di contrastare questo scenario di incertezza e paura con il primo androide quantistico, l’Automata Pilgrim 7000, progettato per alleviare la minaccia che incombe sulla società umana. Al declino della civiltà umana fa da contrappeso la rapida ascesa della ROC, società di intelligenza robotica. Malgrado la morte a cui l’umanità è destinata, la società ha posto in essere rigidi protocolli di sicurezza per assicurare il controllo dell’uomo sugli androidi quantistici. L’agente assicurativo Jacq Vaucan è pagato per svolgere controlli di routine sui modelli difettosi di androidi: è così che inizia ad addentrarsi nelle vere intenzioni che si celano dietro gli Automata Pilgrim 7000.

MARAVIGLIOSO BOCCACCIO di Paolo e Vittorio Taviani, con Jasmine Trinca e Kim Rossi Stuart. Firenze, 1348. La peste decima gli abitanti della città e un gruppo eterogeneo di tre giovani uomini e sette donne si rifugia in una remota villa sulle colline. Vivendo come una comunità, il gruppo decide di raccontarsi una storia al giorno per distrarre le menti dalla loro drammatica condizione. PATRIA di Felice Farina, con Francesco Pannofino. Tre operai arroccati in cima a una torre raccontano i passaggi storici del nostro Paese, dal delitto Moro al Duemila. Guardano un Paese che non riescono più ad interpretare. MOTEL di David Grovic, con Robert De Niro e John Cusack. Jack è perseguitato dalla sfortuna. Convocato dal boss Dragna per portare a termine un compito semplice ma inusuale, Jack attende il suo arrivo in un motel durante una notte lunga e movimentata, nel corso della quale la sua vita si intreccia con quella della bellissima Rivka.

KINGSMAN: THE SECRET SERVICE di Matthew Vaughn, con Colin Firth e Taron Egerton. Un adolescente inesperto viene preso sotto l’ala protettiva di un veterano appartenente a un’organizzazione super segreta. Il suo processo di formazione procederà per volere di un genio dell’alta tecnologia, che minaccia il mondo. LE LEGGI DEL DESIDERIO di e con Silvio Muccino, con Nicole Grimaudo. Giovanni, trainer motivazionale, per dimostrare le sue teorie accetta la sfida di portare tre persone al successo realizzando i loro più profondi desideri. Solo che con Matilde, una dei suoi tre allievi, l’incontro prenderà una via inaspettata.