Landi pronto a mettersi in gioco «Questa volta il palasport si fa»

«Entreremo nella società che lo gestirà: giusto dare un segnale»

Stefano Landi

Stefano Landi

Reggio Emilia, 27 febbraio 2015 - STEFANO Landi, ci dica la verità: dopo 30 anni di attesa questa volta vedremo davvero le gru e le ruspe in via Guasco?

«Speriamo di sì. Stavolta ci sono tutte le condizioni perché i lavori partano sul serio. Non chiedetemi quando, però...».

Ahi, c’è già qualche problema?

«No, no: questo è l’unico dubbio che ho perché riguarda i tempi e i passaggi burocratici che andranno compiuti per dare il via all’operazione di ristrutturazione del palasport. Non so, insomma, se i lavori potranno iniziare a giugno come speravamo. In ogni caso c’è già un impegno perché la Pallacanestro Reggiana giochi lontana da Reggio una sola stagione. Il 1° ottobre del 2016 noi dovremo essere nel nostro nuovo impianto».

A proposito: dove giocherete?

«Eh, bella domanda... Sono sincero: non lo so. Appena avremo un quadro certo faremo tutte le valutazioni del caso. Modena o Bologna? Sì, le ipotesi sono quelle. Personalmente penso che Modena sia meglio di Bologna, ma dovremo fare tutte le verifiche».

Quali sono i problemi che restano da risolvere prima di firmare contratti e accordi?

«Qualche problema, quando si parla di operazioni così complesse, può sempre innescarsi. Stiamo parlando di un investimento da alcuni milioni di euro e, di conseguenza, bisogna fare i conti con grande attenzione. Non a caso stavamo girando attorno a questa operazione da molto tempo senza riuscire a concretizzarla».

Cosa è cambiato, allora?

«E’ cambiato che l’ingresso di Sicrea ci ha dato indicazioni molto più positive rispetto al passato. Ora - continua il patron della Pallacanestro Reggiana - esiste quella sostenibilità che prima non c’era».

Si sente di dire che all’80-90% l’operazione si farà?

«Credo che, a questo punto, le percentuali di arrivare fino al traguardo siano molto alte. La posizione del Comune è chiara ed è molto positiva così come i numeri di Sicrea. La nostra volontà non si discute perché sarebbe un ulteriore tassello di crescita in un percorso che stiamo portando avanti da anni».

Ecco, quale sarà il vostro impegno e il vostro contributo?

«Abbiamo due possibilità: stare fuori da tutta l’operazione decidendo di pagare un affitto congruo alla società che gestirà il palasport oppure impegnarci in modo attivo entrando proprio in questa società. E’ una riflessione che concluderemo in breve tempo».

Se la conosciamo un po’, la Pallacanestro Reggiana entrerà nella società di gestione...

«Penso di sì, penso che entreremo. Sarebbe un segnale importante di come ci sentiamo partecipi di questa operazione che considero molto importante anche per la riqualificazione del centro storico della città».

Quando deciderete?

«Molto rapidamente. E’ già previsto un incontro con la Sicrea e con la Best Union e se non emergeranno grosse difficoltà, penso che saremo disponibili ad assumerci una parte del rischio d’impresa».

Quando arriverà l’annuncio ufficiale e la firma degli accordi?

«Ci sono dei passaggi istituzionali di cui io non conosco bene la tempostica. Però diciamo che sarebbe auspicabile di poter fare tutto nel giro di un mese e mezzo. A metà aprile, insomma, vorrei che l’operazione potesse decollare».

Il palasport in centro: più benefici o disagi a suo modo di vedere?

«A questa domanda dovrebbe rispondere il sindaco. Io ho sempre detto - continua Landi - che questo progetto mi piace molto e mi sembra frutto di una buonissima idea pur con dei limiti dovuti ai parcheggi e al fatto che bisogna ristrutturare qualcosa di già esistente. Considerando, però, il momento che viviamo, riuscire a portare a termine un progetto così importante sia la soluzione migliore. Quella più realistica e praticabile».

Un nuovo impianto renderebbe ancor più ambizioso la Pallacanestro Reggiana...

«La possibilità di poter passare da 3.500 a più di 5.000 spettatori per noi sarebbe tanta roba. Oggi siamo nelle prime otto società italiane e potremmo continuare a crescere. Poi, sia chiaro, non è che solo perché abbiamo il palasport allora vinceremo lo scudetto».

Beh, lei ha sempre sognato di portare l’Eurolega a Reggio...

«Sì, ma io resto anche con i piedi piantati per terra. Diciamo che se dovesse capitare di fare l’Eurolega o, comunque, qualsiasi coppa europa, potremmo disputarla a Reggio senza più trasferirci a Bologna».

Lei crede che in questa stagione il 3° posto sia il risultato migliore possibile?

«Se la sfortuna ci abbandonasse un po’ sarei anche più ottimista... In ogni caso credo che nessuno dei nostri giocatori sia disposto a firmare per un 3° posto anche se sarebbe comunque il miglior risultato della nostra storia».