Arte contemporanea e Rinascimento: due donne, fra materiale e spirituale

A Palazzo Magnani le opere di Bill Viola e Giovanni Lanfranco

La tela del museo di Capodimonte di Napoli

La tela del museo di Capodimonte di Napoli

Reggio Emilia, 11 ottobre 2015 - L’ARTE contemporanea da una parte, il Rinascimento dall’altra. In mezzo, il legame tenace e indissolubile tra la dimensione spirituale e materiale, una tensione emotiva profonda. È questo ciò che troveremo da sabato 17 ottobre al 10 gennaio alla Fondazione Palazzo Magnani, per Arte in agenda. A tu per tu con… L’appuntamento è con due opere straordinarie: l’Ascensione di Isotta (La forma della luce nello spazio dopo la morte), 2005 di Bill Viola – uno dei massimi artisti contemporanei di video art – e la Santa Maria Maddalena Portata in cielo dagli angeli, 1605 del maestro emiliano Giovanni Lanfranco. Un evento espositivo dal forte potere evocativo reso possibile dalla collaborazione tra la Fondazione cittadina e due prestigiose Istituzioni italiane, il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino.

L'installazione di Bill Viola

Attraverso il dialogo tra due opere, così lontane nel tempo eppure così vicine per forza espressiva, il progetto intende esaltare il rapporto inscindibile tra arte antica e moderna, generato dal fascino che l’arte del passato ha esercitato sugli artisti a partire dalle avanguardie del Novecento fino alla contemporaneità.

Due i piani di contatto fra l’Ascensione di Isotta di Bill Viola e l’Assunzione di Lanfranco: quello compositivo e quello semantico. Bill Viola, nella costruzione della sua narrazione per immagini, trae ispirazione stilistica e compositiva dalle opere degli artisti italiani del Rinascimento. La video installazione presenta il percorso di Isotta, la sua ricerca di unione con l’amato attraverso la morte. Nell’immagine ottenuta da Viola sono rintracciabili evidenti tracce dell’iconografia dell’arte cristiana del Rinascimento e del manierismo. La Maddalena di Lanfranco – proveniente dal Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli – è un’opera di grande visionarietà e di estrema modernità.

La composizione – nell’intento dei curatori – si fonda sul contrasto tra il realistico e ‘terreno’ nudo della Santa sorretta da putti, da un lato e, dall’altro, il cielo dominato da forti contrasti chiaroscurali e da fredde tonalità cromatiche. Isotta e Maddalena si librano avvolte nei panneggi delle loro vesti lasciandosi portare dove il loro destino le chiama, in un gesto di ardente accettazione che è dono d’amore.

PER l’occasione sarà pubblicato il saggio inedito ‘Un pittore per il nostro tempo: Bill Viola’ a firma di Salvatore Settis che terrà a Reggio, martedì 17 novembre alle 18.30 nell’aula magna dell’università, una lectio su Bill Viola titolata ‘Bill Viola e la tradizione artistica europea’. Così il grande storico dell’arte Salvatore Settis: «Bill Viola è un pittore: come avesse trovato nuovi pigmenti e nuovi supporti, dipinge con le tecniche video. Nel formato, nel tema, nella gestualità, nei movimenti e artifizi espressivi o narrativi, nella carica emotiva, egli fa e rifà a ogni passo ‘i conti con l’arte’; intavola con l’osservatore un dialogo che presuppone il riferimento a saldissime radici nella storia pittorica che ci ha preceduto».