Il patron della Pallacanestro Reggiana: "Per lo scudetto serve il palasport"

Landi parla al sindaco e annuncia: "Dopo Diener arriverà un altro asso"

Il patron della Pallacanestro Reggiana, Stefano Landi

Il patron della Pallacanestro Reggiana, Stefano Landi

Reggio Emilia, 24 luglio 2014 - I tifosi lo chiamano, ormai da tempo, ‘Santo Stefano’. Del resto la costante ascesa della Pallacanestro Reggiana all’olimpo del basket italiano è, in buona parte merito, oltre che dello staff tecnico e dirigenziale, del suo patron: Stefano Landi, 56 anni, imprenditore di grande successo, recentemente eletto a Presidente della Camera di Commercio.

Landi, l’ingaggio di un fuoriclasse come Drake Diener può essere considerato anche un ulteriore segnale dell’appeal che, in molti settori, il marchio ‘Reggio Emilia’ sta suscitando? «A livello di spettacolo sportivo al momento la Pallacanestro Reggiana è il meglio che la città può esprimere. E credo che essa non abbia nulla da invidiare ad altre eccellenze culturali del nostro territorio che si fanno notare pure fuori dai confini di quest’ultimo. In questo senso l’arrivo di un campione come Diener è un grande valore aggiunto».

Quando ha saputo che era possibile metterlo sotto contratto? «In realtà l’ho appreso a cose fatte. Ed è stata una bellissima sorpresa. Praticamente mi sono arrivati in contemporanea i messaggi di Alessandro Dalla Salda e il vostro del Carlino che mi davano la notizia. Del resto io mi fido ciecamente dei miei collaboratori, nell’ambito del budget fissato hanno carta bianca».

Anni fa lei parlò di una Reggio che sarebbe arrivata a competere per lo scudetto. È già questo l’anno giusto? «Stiamo allestendo una squadra molto interessante. Ma non credo ci siano ancora le condizioni. Abbiamo imboccato la strada giusta e l’obiettivo è consolidarsi in prima fascia. Ma per puntare al titolo servono sia altri giocatori forti sia adeguate infrastrutture».

Già, la questione palasport. Ne ha già parlato col sindaco Vecchi? «Per ora abbiamo scambiato qualche battuta in occasioni pubbliche. Ci sarà sicuramente un incontro a breve per sbloccare la situazione. Occorre rendersi conto che la Pallacanestro Reggiana è un patrimonio di tutta la città, ha raggiunto un livello di serietà, credibilità e risultati tale che è ormai imprescindibile per la collettività risolvere la questione. E bisogna farlo entro questa stagione sportiva».

Vorrebbe intanto il PalaBigi già esaurito con gli abbonamenti? «La speranza c’è, e sarebbe un segnale importante. Confido di arrivarci comunque molto vicino».

Dobbiamo attenderci altri colpi di mercato dopo quello di Diener? «La squadra non è ancora al completo. Posso dirvi che arriverà ancora un giocatore di alto livello e di grande esperienza».

A questo punto però le ambizioni sono davvero grandi, ci consenta… «Onestamente penso che Milano sarà la Siena dei prossimi anni. Ma sono convinto che Reggio fa parte di quel gruppo di squadre che possono starle a ridosso».