Malore al Campovolo, morte cerebrale per il giovane paracadutista

Giacomo Gori si era sentito male sabato dopo l’atterraggio (FOTO), purtroppo non ce l’ha fatta nonostante gli sforzi dei medici

La polizia e il 118 dove è atterrato il giovane Giacomo Gori al Campovolo (foto Giampaolo Prampolini

La polizia e il 118 dove è atterrato il giovane Giacomo Gori al Campovolo (foto Giampaolo Prampolini

Reggio Emilia, 18 luglio 2014 - E’ stata dichiarata la morte cerebrale, per Giacomo Gori, il paracadutista che il 12 luglio è atterrato al Campovolo di Reggio e poi è stato colto da malore. Il ragazzo ha lottato tra la vita e la morte per tutti questi giorni in un letto della Rianimazione di Reggio, all'ospedale Santa Maria Nuova, ma non ce l'ha fatta. Il suo corpo ora si trova sotto procura, ma i medici hanno diposizione per procedere con l'espianto degli organi.

Il 22enne di Ciampino, al secondo volo, aveva effettuato un lancio al Campovolo di Reggio, dove si trova una delle scuole più importanti d'Italia di addestramento militare. Erano circa le 13.30 di sabato e sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze e due automediche, ma la situazione è apparsa subito drammatica.

Stando alle prime ricostruzioni degli uomini delle Volanti, allertati per i rilievi del caso, il paracadutista è stato colto da ischemia cerebrale subito dopo l'atterraggio. Per lui non c'è stato nulla da fare.